mercoledì, ottobre 18, 2006
Fra sesso e rock & roll
“La prima volta che ho fatto l’amore non è stato un granché divertente” cantava Finardi, e da stamattina mi risuonano in testa le sue parole.
L’aria è frizzante a Bologna e i fantasmi della brutta stagione, come zombi, riemergono dal terreno infreddolito con il volto livido e gli abiti a brandelli, pronti a soffiarci addosso una gelida folata di vento del nord. La scuola, con i suoi odori, ha riportato i ragazzi sulle panchine dei giardini e nelle piazze a raccontarsi le avventure e, se rimango in silenzio, li sento bisbigliare i loro segreti. Io sono seduta con un libro sopra un tronco mozzato mentre mi godo una mattina con i miei pensieri, quando, le parole appena lette inciampano in altre che sento sibilare oltre la siepe. La voce è quella di una ragazzina coi pantaloni a vita bassa e il culo quasi di fuori. “Com’è stato?” chiede a un’amica seduta sul prato. Dal tono sensuale e curioso capisco che stanno parlando di ragazzi e ascolto come una sorella maggiore nascosta sotto il letto. “Non lo so!” risponde l’altra, adolescente e minuta, con la carnagione olivastra e un piercing sotto il labbro inferiore. Si guardano e ridono.
“Dai, dimmi com’è stato?” insiste intrigante la ragazza col culo di fuori.
“Cosa ti devo dire?” si ribella quella minuta.
“Lui com’è?”
“Un gran maschio!”
“Com’era vestito?”
“Aveva una camicia slacciata e la cintura alta nei pantaloni.”
A quel punto mi aspetto il timido racconto di un primo amplesso con tanto di simulazione di orgasmo alla “Harry ti presento Sally” quando sbuca una terza ragazza che grida: “Fede, le hai detto del concerto di Ben Harper?”
Chiudo il libro e penso che aveva ragione Finardi “…non era come nelle canzoni, mi avevano imbrogliato!”
Non credo che il cinema, la poesia o il rock and roll ci imbroglino ... più di tanto ... è forse come dicono i buddisti, come le teoria delle idee di Platone, che dobbiamo ricordarci qualcosa che abbiamo dimenticato ma che fa parte di noi?
Comunque sia, sognare non costa niente; vado a letto, buona notte!
Lo volevo andare a vedere a Imola, prendo la macchina, ma avevo lasciato le luci accese dall'alba precedente.
Batteria andata.
Niente Ben.
E' destino.
Miss Liz
http://missliz.splinder.com
...la mia prima volta?
teneramente confusa, dolcemente scioccamente preoccupante, virilmente galvanizzante.... infatti, più che altro ricordo come fosse ieri il "dopo": passeggiavo in centro con lei con il petto in fuori a 30 cm da terra... ;)
In questo caso direi punti di "svista". Il qui pro quo mette allegria, ce lo ha insegnato il grande Totò. ;-)
@MissLiz
Ben non è male, lo ammetto. E a Casalecchio deve aver fatto strage di cuori...e la tua avventura mi suggerisce una raccomandazione: mai affidare a una "batteria" un intero concerto!
PS Spero ancora di ritrovare il mio fumetto.
il tuo abbraccio è sempre gradito e lo estendo agli avventori di questo blog.
@ CC
il desiderio e il ricordo sono fiori della stessa pianta. Ma se sognare non costa niente perchè c'è qualcuno che non lo fa più?
decisamente sì, come sorellona sono sollevata. E su Finardi non ci sono dubbi.
@Francesco
Io ricordo diverse prime volte, alcune confuse, altre più nitide. Non sono mai riuscita, però, a camminare a 30 cm da terra. Come hai fatto? ;-)
Dal commento che hai lasciato sul mio blog ho capito che hai vissuto anche in Germania. Sbaglio?
In Germania vive una mia carissima amica. E' greca e ha sposato un tedesco.
A presto
Ma che sta succedendo? Anime intorpidite, stanche, sfrattate da se' stesse. Non voglio assolutamente arrendermi al disincanto generale, non mi importa delle delusioni a cui posso andare incontro, le controindicazioni sono sempre peggiori del rimedio.
Voglio l'illusione!
ignorare l'inverno mi sembra un'ottima strada per non sentire il freddo. Nei periodi più felici lo faccio anch'io. ;-)
@ Carmen
il nome del ragazzo ripetuto sul diario lo ricordo eccome. Un giorno il prof mi raggiunse alle spalle e mostrò all'intera classe il risultato di un'ora di lezione: una pagina di quadernone piena di Valentino Valentino Valentino Valentino Valentino Valentino Valentino ecc.
Non ti dico la vergogna!
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