venerdì, gennaio 12, 2007

 

CERTE NOTTI


“Ci sono notti che per niente al mondo cambierei” cantava il figlio di De André, canticchiava un tizio in bicicletta e, sono sicura, canterà qualcun altro prima o poi. Credo che più del giorno, sia la notte a lasciare la scia più lunga al suo passaggio. Qualcuno, forse, direbbe che il buio aiuta a vedere i dettagli, altri che nasconde la verità, ma una come me, che non ha ancora le idee chiare, ripensando alle notti andate ne ricorda una per stagione e cinque nel tratto di vita già marcato. Cinque perché è il terzo numero primo fra il tre e il sette. Cinque perché sono le dita della mano amica, perché sono le righe del pentagramma, ma soprattutto, cinque perché c’è chi me lo ha suggerito.

La prima che ricordo è una notte in montagna all’età di 10 anni. Era Natale. Stavo sdraiata in una vasca di acqua calda mentre mia zia, appassionata degli anni Quaranta, ascoltava “Besame Mucho” in una versione che credo di non avere più risentito. Lì, guardando il mio corpo cresciuto, ho scoperto i primi segni della mia femminilità.

La seconda è una notte romana. Una gita scolastica, la maturità alle porte e una fuga attraverso i cornicioni dell’albergo per raggiungere piazza Navona illuminata. Su quei gradini, stordita dal vento caldo e dalla birra gelata di pessima qualità, ho creduto che non sarei mai cresciuta.

La terza è una notte in bianco coi libri del primo esame. Stordita dal taylorismo e dal pensiero keynesiano, mentre mi chiedevo ancora se Lévi Strauss fosse l’inventore dei jeans stracciati, ho sentito la voce della conoscenza che mi consigliava di dormire.

La quarta è una notte d’amore. Una scarpa slacciata e un tatuaggio. Valicando quel corpo ho tracciato la mappa di tutti i piaceri.

L’ultima è quella appena trascorsa. Apparentemente insignificante e solitaria. In compagnia di un sapore orientale e un monitor acceso. Vagando per siti utili si è fatta strada un’idea. Io, ruffiana e cortese, l’ho invitata a restare e con lei ho iniziato il mio nuovo romanzo.

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Comments:
...Lucia...tu le parole le accarezzi, e con le idee ci fai l'amore...
E far l'amore è un atto di creazione, da cui nascerà la fiaba, la fiaba di una nuova vita che si racconta, e che sussurrando accarezza ancora...
La quinta cosa non la conoscevi neppure tu, dunque...
Hai trasformato il gioco in ciò che tu sei, la fata Morgana...

(Domani ti scrivo. Non ho msn)
 
Una notte di molti anni fa. Una serata qualunque, la solita serata da organizzare, gruppi musicali a disputarsi il premio ambito di un applauso senza altro desiderio se non quello di suonare. Poi l'incanto di una chitarra. La lievità di accettare un invito inatteso e non cercato. Qualche chilometro di autostrada. Raggiungere Bologna, senza un perché. Girare fra strade poco note, come fosse un'avventura unica. Ridere per nulla di particolare. Confidenze inattese. Scorgere lo svegliarsi della città. Scoprirci grandi nonostante la nostra età. Scoprirci capaci di amare. Un amore capace di generare la vita. Quella notte, certamente, non la potrò mai dimenticare. Mi ha regalato la più grande emozione della mia vita: mia figlia.
Quella notte ha cambiato la mia vita.
 
@ dandapit
volevo solo onorare il tuo invito.
Vedo che anche tu, da buona irrequieta, fai le ore piccole. Dipingi con la scrittura e colori questo spazio al tuo passaggio.
grazie. Ora poserò la mia bacchetta magica , ma torno fra qualche ora.

PS Una notte ti ho sognata, anche questo sarrebbe divertente da raccontare.

Abbracci Albertini
 
@ assu
che bella cosa che hai raccontato. Esco per le strade di Bologna e penserò alla tua notte, alla vita che hai generato, a questa confidenza che hai lasciato qui da me.

Benvenuta
 
@ dandapit
non ho trovato il tuo racconto...sono la solita pasticciona.
;-)
aspetto indicazioni a prova di bambino, forse così potrò venirne a capo.
 
Complimenti, scrivi benissimo!!

Stupendo il racconto del ricordo delle tue cinque notti...Significativo ed emozionante.

Grazie d'essere passata da me, spero che tornerai ogni tanto a farmi visita perchè mi farebbe particolarmente piacere.
E, in ultima ma non meno importante, parlando del mio esame: speriamo che la balena non caghi...
se non sbaglio si risponde così.. ;)

Bacione. Laura
 
Complimenti, scrivi benissimo!!

Stupendo il racconto del ricordo delle tue cinque notti...Significativo ed emozionante.

Grazie d'essere passata da me, spero che tornerai ogni tanto a farmi visita perchè mi farebbe particolarmente piacere.
E, in ultima ma non meno importante, parlando del mio esame: speriamo che la balena non caghi...
se non sbaglio si risponde così.. ;)

Bacione. Laura
 
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
 
@ laura

sì, si risponde così!

;-)
 
Lucia...che belle parole che mi dici! Grazie!!

Un'altra coincidenza (ah, ah!!): una volta, su richiesta di due righe per descrivermi, scrissi: "Sono nata in un giorno di primavera a Roma, e la mia passione era disegnare...Invece intrapresi il liceo classico, così ora colori e pennellate li infilo tra le parole scritte" (2000)
Troppo facile?
altro caso...mmmhh...
(Ti ho scritto. Ti è giunta posta? E ti ho inviato il link per il racconto, dimmi se funziona)

Abbraccio arcobaleno ;o))
 
@ dandapit
ho visto posta e ho preso al volo un treno. Non vedo l'ora di tornare per leggere pensieri e coincidenze.

abbracci romagnoli
 
Qualche giorno fa hai lasciato un commento sul mio ex-blog e per caso l'ho visto... Spinto dalla curiosità ho visitato il tuo. Hai davvero un modo delizioso di scrivere, è morbido e vellutato, davvero delizioso.
Complimenti.

Ti ho aggiunto a Msn.
Notte
 
Beh i miei più sinceri complimenti! Credo che dovresti tentare la carriera da scrittrice, altro che pensiero Keynesiano, scrivi davvero bene... passerò più spesso ancora complimenti
 
@ Gio
Vagando per blog,incontro ex-blog. Siti abbandonati che mi ricordano gli alberghi vicino al mare, chiusi per l'inverno.
Grazie. "Delizioso, morbido e vellutato" è roba da acquolina in bocca. Come potrei dimenticarlo!

@ Ganassa
Col pensiero Keynesiano, infatti, non credo di avere mai avuto molto feeling. Meglio altri tipi di pensieri.
Grazie e come si dice in questi casi: benvenuto!
 
Ma Lucia è già una scrittrice in carriera... anzi, lo è sempre stata!
Lucrezia
 
Lucia, Lucia.... a volte mi sembra proprio di conoscerti da una vita!
Leggendo il tuo post mi hai fatto ricordare quella che per me è stata una delle "cinque" notti memorabili, nel bene e nel male. Risale a 11 anni fa, ero appena stata lasciata dal ragazzo dopo un'importante storia di 5 anni e avevo appena intrapreso il percorso sacro di Reiki, che mi ha cambiato la vita e fatto scoprire l'energia universale la quale, nel momento in cui imbocchi il tuo giusto sentiero luminoso, ti soffia da dietro e ti accompagna. Una sera ero a suonare in un locale della provincia modenese e la disperazione e rabbia per la troppo fresca delusione amorosa, si trasformò nella gioia più immensa quando vidi entrare dalla porta del locale IL MIO PRIMO AMORE, la prima cotta adolescenziale, quella che non si scorda mai, quella alla quale il mio pensiero era arrivato per l'ennesima volta, a maggior ragione, anche quella sera! Ma non fu una coincidenza, fu energia, la mia energia!
Da quella sera non ci siamo mai più persi di vista e la mia crescita spirituale non si è ancora fermata.

fadiesis
 
@ fadiesis
quando si dice "la persona giusta al momento giusto". Non saprei dirti se è energia o frutto del "caso". La frequenza con cui certi episodi intrecciano la trama della nostra vita mi crea, a volte, un certo imbarazzo, ma, caspita quanto mi piace!
 
grazie di essere passata, sei la benvenuta...

trovo molto interessante il tuo blog....

la notte..

certe notti sono magiche, da assaporare. certe notti sono ispiratrici... ti avvolgono... tutto ha un fascino diverso, e sembra che il tempo si sia fermato.


buona serata

lalla
 
cinque cose di me che nemmeno io so, neppure di notte:
1. sono obeso, ma non lo do a vedere;
2. sono stupido, ma evito di mettermi alla prova;
3. zoppico e mi inciampo, ma solo figurativamente;
4. scorro i nomi sui campanelli e li dimentico fuori;
5. da solo dormo in diagonale, in coppia pure, se il letto è tondo, dormo in modo diametralmente opposto.

Gentile Lucia, potrebbe approfondire i seguenti concetti?
primi segni di femminilità, nei suoi 10 anni;
stordimento tayloriano in una notte in bianco,
infine infedeltà della mano monca.

ciao
ViP
 
@ virgilio
dormire in diagonale piace molto anche a me, ma detesto i letti tondi e quelli ottagonali. Sui segni della femminilità e sullo stordimento tayloriano rimanderei ad altra sede una spiegazione che potrebbe risultare prolissa e superflua. Sull'infedeltà della mano monca, invece,avrei qualcosa da dire: "ma come ti vengono certe idee?"
;-)
saluti

@ laura
grazie e a presto
 
Ti leggo attraverso il link di Assu.
Questa notte: insonne, grande cambiamento di vita, nuova e non del tutto desiderata vita da oggi in poi, che inizio morbidamente leggendo le amiche della mia amica per cercare dalle loro vite sconosciute piccoli appigli per la giornata, la settimana, il mese, a venire.
Bel blog, ci tornerò. :-)
 
@ bhuidhe
ho trovato spesso nella vita degli altri conforto e ispirazione per cambiare la mia, anche se, alla fine dei conti, restavo sempre me stessa.
Grazie per aver condiviso la tua notte in questo spazio.
a presto
 
Ci sono notti che ti lasciano il segno e che ricorderai sempre come un qualcosa che ti cambia dentro ... ho tante notti nella mia testa ma una passata con una persona "sconosciuta" a sua insaputa mi ha cambiato la vita mi ha fatto scoprire lati di me che forse avevo dimenticato o forse non conoscevo ... So solo che dopo quella notte un po' "strana" ce ne sono state altre molte altre e continuo a scavare sempre piu' dentro di me!
 
mi prendo un sorso di quella gita, con il vento che ubriaca più della birra e il tempo fermato,proprio in quel luogo a un passo dalla maturità.
 
@ carmen
"una passata con una persona sconosciuta a sua insaputa": Mi chiedo come sia possibile tutto ciò. Potresti darmi qualche spiegazione? C'è un trucco che potrei imparare?
;-)
 
@ m
te li offro volentieri. Il tempo, la birra e i miei diciottanni lasciati su quella gradinata.
;-)
 
Lucia...
qui nulla è giunto... ma??
io attendo ...
abbraccio fiducioso!
 
Vorrei davvero riuscire ad avere una visione così romantica della "creazione".
Scrivere per me è un'esperienza simile a un'estrazione dentaria.
Una sofferenza che porta a qualche momento di sollievo.
 
@ dandapit
giornata di fuoco. Rientro allucinante. Ora sono qui con le mie parole. La tua fiducia non sarà tradita.
Presto saremo da te.
;-)

@dottor k
scrivere come esperienza simile all'estrazione dentaria è qualcosa che non avevo mai pensato prima. A volte, non ti nascondo di avere provato liberazione e forse è questo il senso del tuo sentire. Sbaglio?
 
Leggerti è sempre una goduria, eppure a volte sento la pressione di avere a che fare con qualcuno che, della scrittura, fa la sua professione. Però una cosa devo dirtela: le tue parole sono dei cotton-fiok... riescono a raggiungere luoghi così nascosti la cui presenza è difficilmente immaginabile. E quando li sfiori, avverti una forte vibrazione, e subito dopo un brivido di piacere.
Perdona la metafora poco elegante... :P
In bocca al lupo a te e alla tua fantasia, che ti assista!
Un abbraccio
 
ehm ... dunque ... "sconosciuta" perchè non era prettamente un mio amico ne un amante ne un compagno ... e a sua insaputa perchè non credo si sia accorto che le sue parole mi potessero toccare cosi tanto e mi facessero riflettere per cosi tanto tempo ... insomma una persona conosciuta in una notte un po' cosi quando si ha voglia di parlare con qualcuno che pero' sia nessuno! (sono contortissima)
 
Buona giornata, un abbraccio.
 
@ adynaton
quella del cotton-fiok è fantastica. Sorrido ancora mentre scrivo. Non esistono metafore poco eleganti, esistono metafore improprie, ma non mi sembra il tuo caso, anzi, hai reso davvero l'idea.
A questo punto crepi il lupo anche per la mia fantasia. Non ti nascondo che con lei non mi sono mai sentita sola.
un abbraccio

@ Carmen
Certe cose accadono solo con gli sconosciuti!

;-)

@ Laura
buona gionrata anche a te.
abbraccio
 
Mi mancano un po' i termini di paragone ma mi pare che stiamo parlando di esperienze abbastanza similari.
Le unisce l'urgenza, la spinta, la necessità che a volte diventa addirttura "fisica".
Ed è bello sapere di poter condividere tutto ciò.
 
bellissime le tue "storie" come sempre.

serbero' a lungo tra il cuore e lo stomaco l'immagine che sei riuscita a trasmettermi usando l'espressione "valicando quel corpo"...potentissima.

sul discorso creazione posso dire che per me dipende molto da cio' che si crea. ho provato enorme piacere nel creare cose leggere, divertenti; ho provato dolore del riuscire a buttare su carta sentimenti forti legate ad amori non proprio presenti. in entrambe i casi pero' il "parto" e' stato sempre naturale e quindi liberatorio.
 
una notte come tante



ho appena finito di bere
una notte come tante

una notte che a tutti s'è data
e nulla ha chiesto in cambio

ho infilato una strada qualunque
come un calzetto spaiato

zoppica l'occhio oltre la trave
oltre quella porta che nella testa sbatte

blatera il giorno
la sua vergogna di mostrarsi nudo

e davanti a questo mare preoccupato
continuo a ferirmi le labbra con un pezzo di cielo.
 
Il tuo blog è fantastico e sto progettando un post facendo rifermento a quello che hai scritto..Posso linkarti sul mio blog?
 
Lucia: un puledro al galoppo fra le emozioni che susciti nell'etere...
un Bacio!
 
@ dottor k
La condivisione mi pare essenziale a questo punto della storia dell'uomo. Se ci pensi, un'esperienza non condivisa, è come un'esperienza mai accaduta!
a presto

@ Henry
grazie Henry, fra il cuore e lo stomaco è l'immagine che è rimasta anche a me.
;-)
un abbraccio
 
@ ganassa
puoi linkare e fare tutti i riferimenti che vorrai, basta citarne la fonte!
E se non la citerai, potrei sempre "citarmi" da sola. ;-)

@ dandapit
io e le mie parole siamo un'altra volta davanti alla tua porta di casa. Ci apri?
 
@ poeta anonimo
concedimi qualche ora di tempo per meditare sulle tue parole. Poi commenterò.
Grazie per questa traccia.
a presto
 
@ poeta anonimo
concedimi qualche ora di tempo per meditare sulle tue parole. Poi commenterò.
Grazie per questa traccia.
a presto
 
traspare in quello che scrivi una freschezza senza tempo...quasi monolitica...per quanto vera.
Non so quanti anni hai,ma per quello che mi riguarda vorrei conoscerti...ora...sia che ne abbia 12 o 50 non farebbe alcuna differenza.
un bacio di cuore....
 
Durante l'adolescenza, notte era sinonimo di studio; negli Usa, notte era sinonimo di festa e conoscenza; quando lavoravo come giornalista, notte era sinonimo di lavoro; in Francia, notte era sinonimo di passione; da qualche anno, notte è sinonimo di riflessioni; oggi, notte è sinonimo di dolore; domani, spero diventi sinonimo di amore. Punto. ;-)

Un abbraccio notturno. :-)
 
@ anonimo
grazie. Quella "freschezza quasi monolitica" mi fa davvero sorridere.
;-)


@ alberto
un abbraccio mattutino non potrà consolare le tue notti di dolore, ma se sapessi fare magie, vorrei per te, nel futuro, quelle notti piene d'amore.
 
:..-)
 
ho letto velocemnte il tuo blog...complimenti...scrivi molto bene, ma già lo sai credo...
 
@ krepa
grazie. Io so che scrivo, tutto qua. E questa è davvero una certezza, vedessi le lettere sulla tastiera?
 
La notte ha un che del viaggio e dell'iniziazione.
 
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