martedì, ottobre 24, 2006

 

Una fermata ai box


La malattia è l’assenza di salute per alcuni, e la manifestazione di un corpo sano per altri. In Occidente si interviene sul sintomo, in Oriente se ne cerca la causa. Gli americani si rivolgono alla chimica, i cinesi alla natura. Mia zia è stata operata quattro volte e sta ancora male.

Affetta da quel che viene chiamato il “mal di stagione”, e memore di tutte le volte che in nome degli impegni ho scarrozzato i miei malesseri in giro per la città, al primo sintomo mi sono barricata in casa. Luce soffusa, un paio di calzini caldi e qualche goccia di eucalipto negli umidificatori. A telefoni spenti vivo come un re che credeva di avere abdicato e riprendo possesso del mio tempo. Sento il mattino che passa frenetico sotto i portici mentre mi scaldo una tisana e leggo la biografia di Mary Steward. Passo il pranzo con brodino di verdure e riso integrale macrobiotico ascoltando Rino Gaetano e mi consumo il pomeriggio guardando “La città incantata” e leggendo vecchi articoli di giornale. A sera sento caldo, la fronte scotta, mi bruciano gli occhi e torno nel letto. Con la testa pesante affondata sul cuscino, il pensiero impigrito opta per il ricordo e rivedo tutte le mie malattie. Il morbillo a cinque anni, la varicella a sedici durante le vacanze di Natale, e decine di influenze ribattezzate ogni inverno con nomi diversi. Penso alla mano fresca di mia madre che misurava la febbre senza termometro. Al sapore dolce delle spremute d’arancia della nonna. All’album di Vasco Rossi che mi regalò mio fratello convinto che mi aiutasse a guarire. Della malattia amavo lo stare a casa da scuola, il rompere quel ritmo che portava monotonia alla mia vita, le coccole delle persone care. Era come una sosta a motore spento per gonfiare le gomme, controllare l’olio e fare il pieno di benzina prima di continuare il viaggio.

Mi addormento mentre sogno di dormire. Il respiro ritorna alla sua cadenza naturale. Il calore evapora come una pozza d'acqua sotto il sole e si porta via la spossatezza. Al risveglio sono un’altra. Spalanco la finestra per cacciare gli spiriti e sono pronta a riprendere il cammino.


Comments:
Mia figlia è da tre giorni con le tonsille infiammate...e non sappiamo quando ne usciamo fuori!
Passa dalle mie parti
www.ilcinquedispade.splinder.com
 
Le tonsille infiammate sono una malattia yin. Vengo a darti qualche consiglio.
 
Non sarà stato a causa dello stress che hai subito per i tuoi fumetti?
Comunque il corpo ammalandosi cerca solo di dirci che abbiamo sbagliato qualcosa e vuole aiutarci a capire come "rimediare". Ma sono sicura che questo lo sapevi già!
 
@cc
sì è proprio così. Il corpo si è ribellato allo stress e alle emozioni di questi ultimi giorni. Complice anche la stanchezza. Ma ora sto benone! ;-)
 
Lucia hai scritto un post bellissimo.

Mi sono ritrovato bambino.


Le influenze ormai non le prendo più, al massimo 3-4 giorni ogni due anni. credo sia colpa dello yoga.

Ciao
 
cos'e' questa storia della malattia yin? mi interessa moltissimo...anche io ho le tonzille infiammate e mi fanno un male boia. purtroppo sono anche in ufficio e questo non mi aiuta...
 
come ci si addormenta sognando di dormire??
 
Sei stata solo ferma un giro.
Dicci, perche' Yin?

MissLIZ
http://missliz.splinder.com
 
@ virgiliop
più che di "colpa" sarebbe meglio parlare di merito. Tu che ne dici?

@ Henry
all'arrivo dell'inverno è necessario cambiare la propria alimentazione. Prodotti troppo Yin come lo zucchero, il latte, il gelato, l'acqua, la verdura fredda o i medicinali, possono favorire un'infiammazione delle tonsille, che altro non è che il tentativo di eliminare le scorie dal corpo. Se vuoi approfondire potrei consigliarti letture e siti sull'argoemento. Ah, io sono macrobiotica, non credo di averlo mai detto.
 
@ francyhouse
"Il terzo desiderio" è un romanzo ambientato a Bologna. Due storie parallele. Una contemporanea, l'altra nel Cinquecento.

@ missLiz
nella filosofia orientale macrobiotica le malattie possono essere causate da fattori Yin o Yang. Le tonsille si ribellano a un eccesso di cibi Yin. Come per Henry, se sei interessata ti posso consigliare letture e siti da visitare.
 
@ qwe
sognare di dormire può essere davvero il sintomo di una stanchezza estrema. Della serie anche l'io sognato non ce la fa più!
 
consigliaci consigliaci....(a me le tonsille si infiammano spesso, estate e inverno. e' grave?)
 
L'importante è sognare, dormendo o no, se poi si sogna di dormire...
 
Beh si, il cibo.
Henry e' Yin di natura, e' un cancro, ho visto il profilo, il cancro e' influenzato dalla Luna che e' anch'essa Yin.(giusto?)
Da noi si direbbe di sollecitare il Chakra della gola (Vishuddha) che sicuramente c'e' un blocco energetico.

Il mio corpo dice ''Stop'' quando sono troppo stressata e si inventa i mali piu' assurdi e quando lo dice lui, allora bisogna stare ad ascoltalo.

MissLIZ
http://missliz.splinder.com
 
@ Henry
l'infiammazione delle tonsille è l'espulsione di un eccesso di Yin, come ti dicevo. Se vivi in un clima umido dovresti evitare cibi troppo estremi come lo zucchero o i gelati. Mangiare pochissima frutta e prediligere cibi secchi e cotti al forno. Per curarsi con il cibo sono tanti gli aspetti da non sottovalutare. "La medicina macrobiotica" di Michio Kushi è un ottimo passo per iniziare. L'aspetto filosofico è trattato di più in "La dieta Macrobiotica" di Georges Ohsawa. Importantissimo è "Il medico di se stesso" di Naboru Muramoto. Comincia con uno di questi. Sono traduzioni dal giapponese, scritti male ma importanti per i contenuti.
 
@ Henry
l'infiammazione delle tonsille è l'espulsione di un eccesso di Yin, come ti dicevo. Se vivi in un clima umido dovresti evitare cibi troppo estremi come lo zucchero o i gelati. Mangiare pochissima frutta e prediligere cibi secchi e cotti al forno. Per curarsi con il cibo sono tanti gli aspetti da non sottovalutare. "La medicina macrobiotica" di Michio Kushi è un ottimo passo per iniziare. L'aspetto filosofico è trattato di più in "La dieta Macrobiotica" di Georges Ohsawa. Importantissimo è "Il medico di se stesso" di Naboru Muramoto. Comincia con uno di questi. Sono traduzioni dal giapponese, scritti male ma importanti per i contenuti.
 
problemi al server
prova
 
non nutro simpatia per i medici, ma sono abbastanza scettico verso i metodi alternativi. Molti di quelli che li praticano non hanno intenti proprio onesti.
 
@ hertz
sono d'accordo sulla disonestà di certi soggetti, ma la macrobiotica non è un metodo di cura alternativo. E' una filosofia di vita che può essere adottatada da chiunque senza acquistare nessuna pozione magica.
Si tratta di carotine, cipolle, riso integrale, alghe marine e così via. Vale la pena provare. Parola d'onore.
 
Mia madre impose la dieta macrobiotica in casa quando facevamo le elementari. Era davvero dura, ricordo che mi piacevano soltanto dei panini tondi con l'uvetta. Il resto era da lasciarsi morire di fame, sognavo di fare il bagno in un pentolone di trippa in umido. Io credo all'utilità di yoga e dieta ayurvedica e tutto il contorno di filosofie orientali, infatti mi documento anche, però quando vado in toscana una fiorentina da sei etti non me la faccio mai mancare. Siamo in Italia, mica a benares a fare la fame. cribbio (con le i e le o chiuse).
 
@ virgiliop
la macrobiotica per sua natura non deve mai essere un'imposizione. Le ricette si sono "mediterraneizzate" dai tempi in cui eri bambino. Oggi, oltre ai panini all'uvetta, ci sono tante altre ghiotterie. Cosa mi dici della dieta ayurvedica?
 
dimenticavo...posso mettere il tuo link sul mio blog?
(che schifo scrivere in inglese parole che potrebbero esistere in italiano)
(posso mettere il collegamento al tuo diario in rete sul mio?)
 
carissima, grazie.
così sono arrivata al tuo blog, che mi piace molto. interessante.
ci accomuna Bologna.
e scrivi canta e suona, apri la porta di casa, mi raccomando!
auralux
 
@ auralux
puoi linkare, naturalmente.
a presto
 
Lucia, quanto all'ayurvedico mi limito a selezionare i cibi in base alla tabella che mi ha fatto il mio maestro per bilanciare i dosha, che cerco di rispettare anche in base al tipo di yoga e di pranayama che in quel periodo pratico. Ma sono un bolognese dentro e di tanto in tanto la lasagna col ragù e la besciamella, o il bollitone con verdure al forno e fritte (ahi! ahi!) me le faccio, anche per tenermi inallenamento.
Per la mia natura non tendo alla santità, e credo che la saggezza si conquisti a prezzo di grandi compromessi, oltre che di sforzi.

Ciao
 
ciao Lucia!
Una sosta non solo ai box, ma anche su ciò che scrivi attorno al metodo dell'autocura seguendo i suggerimenti del proprio intimo...
Trovo catturante l'interesse che hai suscitato intorno a ciò!
Quello che esprimi lo condivido. E' il metodo che uso con me stessa da molto tempo, e mi curo solo con l'omeopatia dal 1986. La ricerca è la causa, sempre, mai fermarsi sull'effetto...
E approfittando di tali tematiche, vorrei chiederti com'è che mi hai scritto che il bambino occorreva farlo respirare... L'emersione per non tenerlo relegato in cantina, non è desiderio che il bambino viva?

;o)
 
@ dandapit
far respirare il bambino significa riossigenarlo. Fuor di metafora, nutrirlo per tenerlo in vita (oltre a non tenerlo in cantina, naturalmente)
ciao
a presto
;-)
 
Grande questa disanima della "malattia".. grazie Lucia.. illuminante..
 
ma rino geatano (che adoro) faceva parte del rito macrobiotico?
scherzo, è che per natura, non riesco a prendere troppo sul serio certe cose. ma ovviamente non sto a giudicare le persone.
per inciso, ho mal di gola da 4 giorni, faccio finta di niente, e alterno una camel ad una fischerman&friend's. sopravviverò?

ciao!
 
Io sono due settimane che mi trascino il mal di gola ... detesto il miele ma la mamma da piccina diceva "prendi il miele fa bene alla gola" e cosi ho preso il miele ... ma apparte il gusto detestoso che gia conoscevo non ho ottenuto risultati ... spesso se non si pensa di essere malati si guarisce, piu' ti crogioli nella malattia piu' sei malata .. ma stavolta non è bastato non pensarci!
Ho continuato a far finta di nulla lavorare sudare prendere freddo ... e sono arrivata ad antibiotico e vitamine ... risultato incubi tremendi di notte e docce di sudore!! Meno male che son "mali di stagione"
 
ciao, volevo soltanto dire che mi piace molto il tuo blog, tanta bellezza del pensiero e l' arte. Grazie per la visita sul mio blog, cosi potevo trovare il tuo :)
 
@ gianluca
io continuerei a fumare le camel ma sospenderei immediatamente le fisherman, sono dannosissime. ...e naturalmente ascolterei tanto Rino Gaetano.

@ Carmen
"prendi il miele che fa bene alla gola" sembra l'eco delle raccomandazioni di mia madre (che, non ci crederai, ma si chiama prorpio come te!)
;-)
 
Conosci la tecnica TUINA?
 
@ francesco
non ho mai sentito parlare della tecnica TUINA. Sapresti spiegarmi cos'è? Sono orecchio che sente, non solo occhio che vede.
;-)
 
ops, chiedo scusa, credo di avere sbagliato blog!
Cercavo il "terzo desiderio" di Lucia e mi sono imbattuta in un convegno sulla medicina alternativa.
:-P
La TUINA è una tecnica di massaggio che deriva dalla antica medicina cinese.
Le tecniche alimentari-salutistiche-filosofiche di cui avete parlato fino ad ora le ho "praticamente-praticate" tutte.
Tutto sta nell'avere la fortuna di incontrare qualcuno che ne sia veramente un profondo conoscitore, uno che abbia avuto un ottimo maestro e fatto una buona pratica al suo fianco. Solo in questo modo è possibile raggiungere dei risultati , andando anche ben al di là della guarigione da un mal di gola.
Attenzione al FAI DA TE, ai CIARLATANI e alle MODE.
Qualcuno ha letto "UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA" di Terzani?
 
lo aggiorniamo questo blog? :-)
 
@ ipazia
sono i postumi della malattia!
:-))
 
sempre scuse :-)
giovedì mattina sono in studio, quello vicino a casa tua. passi verso le dieci a offrirmi pasta e cappuccino? :-)
 
@ ipazia
Ho un appuntamento per un'intervista :-)) ma non so ancora nulla dell'orario. Ti messaggio e ora "aggiorno".
;-)
 
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