giovedì, febbraio 01, 2007
IL SOGNO
Rannicchiata nel letto, avvolta da lenzuola azzurre e capelli, sto ancora dormendo mentre Bologna stira le gambe e scalda i muscoli per cominciare a correre la sua nuova giornata.
Fra qualche istante la serranda ferrosa del negozio sotto casa aprirà i battenti sbadigliando in faccia ai primi passanti. Qualcuno si fermerà a comprare pacchetti di fumo e un uomo correrà dietro a un autobus per non perdere il passo della sua danza quotidiana. Il profumo del caffè arricchirà l’odore dei gas di scarico delle auto e i bambini seguiranno la scia che li porta a scuola.
Il mio respiro è rilassato. I battiti regolari. Il corpo riposa e la mente ne approfitta per viaggiare. In conflitto continuo, le due metà del mio essere hanno combattuto battaglie fin dai tempi in cui, bambina e leziosa, giocavo a fare la cantante col peso di legno della tenda del salotto. Si sono battute nella pineta dei miei dodici anni quando un ragazzo provò a strapparmi il primo bacio; si sono azzuffate al buio di una discoteca, sui sedili di un'automobile, nella coperta di una nave che lasciava il continente.
Lei, votata al raziocinio e madre di tutte le imprese, si concede libertà solo di notte, ogni volta che fuori dal peso della veglia, può librarsi, diventare fantasia e perdersi col sogno in pensieri folli. Lui, passionale e viziato dal battito di un cuore anelante, di notte consola di nascosto le fatiche dei sentimenti e sutura le ferite.
Solo se dormo si compenetrano e fanno pace. Raccolgono fiori immaginari e percorrono strade sconosciute, mano nella mano, come amanti che vogliono solo stare insieme.
E’ ancora buio nella mia stanza quando il pensiero sognante mi porta immagini di mondi lontani. Un volto dagli occhi scuri, una mano che accarezza la mia. La mente che dorme non teme invasioni e abbassate le difese accoglie il desiderio e regala al corpo il calore di quell’abbraccio immaginario. Sorrido nel sonno. Cullata e incredula, mi delizio a quel contatto, mentre un angelo pizzica le corde del suo strumento.
“E’ così che vi vorrei!” grido alle due metà del mio essere. Complici e complementari come ruote dentate di uno stesso ingranaggio. Loro non sentono. Sono distanti. Suona la sveglia e ricominciano a litigare.
Etichette: innocenti evasioni
Secondo me sei fortunata se almeno di notte due di questi trovano una certa complicità e fino a che la sveglia non suona sono come tu li vorresti.
Un post molto introspettivo e per questo difficile da commentare.
Mi sembra importante sottolineare come una delle due parti, la mente, non va mai in stand-by, a differenza del corpo. Sottoforma di sogno e senza le briglie della ragione smette di dimenarsi e azzerderei a dire che nel sogno o nel dormiveglia la mente prende corpo (la sinestesia è chiaramente voluta).
Mente e corpo identificati come femmina e maschio (scelta che condivido pienamente), coi loro desideri ed essi stessi desiderio. Due desideri.
Però più leggo questo post, più sembra che mi sfugga qualcosa...
Ciò che intravedo, immerso nell'atmosfera onirica del racconto, è una terza parte di te, che non so distinguere bene ma credo si possa chiamare... anima...
Il terzo desiderio.
E' capitato anche a me. Pensa che una notte mi sono addormentata con uno stivale e corpo e mente non sono riusciti a sfilarlo.
;-)
@ CC
è vero, qualche notte sono davvero fortunata, qualche altra un pò meno, ma forse è proprio questo il sapore della vita: un agrodolce che lascia l'acquolina in bocca.
intravedi l'anima e l'anima c'è. Ora spero che qualcuno o qualcosa venga a restituirmela.
@ astralla
grazie a presto
@virgilio
nel letto a due piazze, poi, litigherebbero più forte e passerebbero alle mani! ;-)
che pace in questa pagina...rotta da i litigi mattutini dei sogni che si destano..
bello, molto questo post!
*ti sorrido* a due guance, come dice mia madre.
@ bp
...ed è proprio questo il senso. L'irrompere del mattino che viene a spazzare via la pace di una notte dove tutto apare più vero della realtà stessa.
Lo definirei anticonvenzionale.Raramente si scrivono cose così originali nella loro semplicità.Meglio strapparsi i capelli e (mi metto anch'io nel coro) sparlottare su Veronica Lario (appropinque,ma nessuno ha notato che invecchiata ha avuto?).
Un bacio Lucia!
appena s'è alzato il tuo sguardo
imbronciato come un bambino
sfacciato da un pezzo di vento
e schiudi le tue labbra
liberando parole accatastate
oltre i muri dei nostri silenzi
attraversati da questa luce rauca
dell'ultimo nido di sole
E' come se scorressero in me, in noi, due corsi d'acqua: a volte scendono a valle, quasi all'unisono. A volte (spesso) seguono direzioni opposte e contrastanti.
Personalmente ho affidato il controllo del corso dei miei flussi vitali al naso. Mi sono accorda, e da parecchio, che la sa molto più lunga del cervello e del cuore. Sente. Anticipa.
La vita è tutta un'altra cosa se si impara ad annusarla.
E' un po' come quando scopri, anche a distanza di tempo, che le persone accanto a te hanno pensato lo stesso identico pensiero nello stesso momento.
Io faccio un giro e mi sembra di trovare risposte indirette alle mie domande. O mi sembra di rileggermi in qualcun altro e mi chiedo com'è possibile.
Movimenti di pensieri forse che creano ondate in continuo palleggio tra loro.
Oppure l'immagine della blogsfera vista nel sito di Francesco: una galassia di stelle, tutte comunicanti ma ognuna il centro del proprio particolare universo.
Non so se hai capito.
Non sono stato molto chiaro.
Non potrei strapparmi i capelli su Veronica Lario. MA se sarò presa dalla curiosità verrò a cercarti.
A presto Leiz.
Un abbraccio
@ poeta anonimo
...e con quanta grazia depositi qui da me i tuoi pensieri. Ne farò tesoro.
@ Assu
il suggerimento del naso è davvero niente male! Proverò ad annusare la vita a partire da domani. E ti saprò dire l'effetto che fa.
Grazie
@k
...e quant'è vero ciò che dici!
Quell'eco che attraversa i blog l'ho sentita anch'io. Ne ho seguito la scia e ho trovato quelle risposte di cui parli.
;-)
@ Adynaton
per rispondere al tuo commento mi serve il pensiero della notte.
Per ora un abbraccio e a domani.
Eccomi qua, la notte mi ha fornito nuove parole.
Cercare l'idilio nel fondale, là dove "c'è acqua e c'è terra" è forse un'ottima soluzione per l'incontro delle parti, ma una come me, che non ha ancora imparato a nuotare, ci lascerebbe la vita. Cerco ancora quel "profondo benessere interiore" che mi aiuti a respirare durante le immersioni.
Tu l'hai trovato?
@ Carmen
"Dormire lo stretto necessario per non impazzire!"
Di solito mi succede quando la vita spinge per essere vissuta. Dormo poco se al risveglio mi attende una grande passione. Come quando da bambini non si dormiva per l'emozione della gita scolastica.
Non ti nascondo che, a volte, quell'incontro delle parti tarda a manifestarsi e allora rimango sveglia a fissare le luci che filtrano dalla strada. E non dormo affatto, nemmeno quel poco che basterebbe a non farmi impazzire.
;-)
un abbraccio
@ Daniela
Più che la giornata trascorsa, il mio sogno riflette i desideri che si mescolano alla realtà più recente, ne fanno un unico fardello e me lo consegnano fra le mani, pericoloso com'è, affinché io ne riesca a trovare il giusto collocamento.
Grazie.
A presto
prendo la rincorsa!
L'immagine l'hai disegnata tu, Sirena? Quella sei tuuuuu!!!
Come si fa ad usare parole "normali" con te?
E' come se tu prendessi per mano per avviarti e condurre fra sentieri boscosi, profumati, ovattati tra silenziosi suoni di natura...
Ogni parola infrange l'incanto...
Sei sempre un'imbrogliona, sempre! perchè incanti ed ammalii...
Quando sono giunta in fondo: "Complici e complementari come due ruote dentate", ho avuto un'immagine ed una sensazione improvvisa: la ruota e il freno. Ne parlai in un post di mesi addietro.
Il cuore e la mente; la ruota e il freno...
Un bacio per te,
...dalla mente e dal cuore!
Brava!
Sul contenuto, per ora, non mi esprimo. Voglio metabolizzare alcune cose, ma prometto che mi pronuncerò prima di lunedì...
Un abbraccio letterario. :-)
Aggiungo una cosa circa ciò che suggerisce Assu. Anch'io uso il naso, ho imparato ad usarlo, sì, funziona! ...Maaaa non "fino in fondo"! (purtroppo!)
E poi...volevo dire che K, "da queste parti", fa emergere poesia da sè ...Contagiosissima Lucia!
(per K: è un sorriso che sto dando!...La tua sensibilità -a cui s'è accennato- è sempre all'erta...)
la tua serenità mi dona speranza. Sapresti indicarmi la strada che porta all'equilibrio? Te ne sarei davvero grata...
un abbraccio
@ dandapit
leggo sempre i tuoi commenti col sorriso. E' l'effetto che mi fai.
Cosa metti nelle parole? Sostanze proibite?
Quando ti vedo tornare, poi, il sorriso diviene radioso. E' contagiato dal tuo straordinario entusiasmo per il pensiero.
Grazie
un bacio a te e un abbraccio speciale alla piccola danda, presto sarò da voi.
@ Alberto
"letteralmente" ti abbraccio anch'io in attesa del tuo commento prima di lunedì.
Grazie per quel dici. Grazie soprattutto perchè so che lo pensi.
;-)
Complimenti Lucia, adesso voglio a tutti i costi procurarmi il tuo libro!
Ah dimenticavo ho visto che mi hai mandato un invitation per "my space", scusa ma non so ancora usarlo!
Ti abbraccio
Sarebbe una vera fortuna poter afferrare ciò che non può essere percepito dai sensi, così, come un retino catturafarfalle che intrappola l'essenza di ogni pensiero.
Grazie per aver pensato che questa fortuna si sia davvero fermata da me.
Ti abbraccio anch'io.
Ps L'invito per myspace non l'ho mandato io. Forse qualcuno si finge me per invitarti in luoghi che non conosco. ;-)
Potrei scriverti dei quattro quarti che si alternano nell'animo del fanciullo che è in me (parafrasando Pascoli, ovviamente), preferisco elogiare la lucida follia del tuo conflitto interiore; personale e universale a tutti noi che non viviamo solo di slanci istintivi. Purtroppo. ;-)
Non saprei per chi fare il tifo, se dovessi schierarmi; ma forse è meglio lasciare che litigano e si continuino a confrontare, se questo è funzionale al tuo delicato, e poetico, equilibrio.
Un abbraccio precario. :-)
correrò verso il "minimo storico" che se ogni volta mi illudo di averlo già raggiunto.
;-)
@Alberto
...e allora che lite sia!
abbracci inquieti
@ marxbrothers
Nel caso di Woody Allen avrei pensato il contrario. Credo che peferirei avere una foto della sua mente piuttosto che un'immagine del suo corpo.
Ma i gusti sono gusti...
;-)
Però..
Però una cosa che scrissi negli anni '80 che descriveva lo stesso stato d'animo finì nel primo censimento della poesia a Bologna. Diceva: ne qui né là trovo la pace. E poi sono pure un pesci. Quindi.. come mi rivedo in questa tua descrizione. Il dualismo è nella natura stessa delle cose non solo degli esseri sensibili e pensanti.
Ieri ho finito di leggere il tuo romanzo.
Accendo fiaccole per il tuo racconto. Come le luci che si accendono man mano si scorrono le pagine del "terzo desiderio" che raccontano la storia in una storia. Ottimo spunto divulgativo dedicato a chi ama Bologna. Io le voglio ancora tanto bene e spero che ci sia ancora tempo per parlare e promuovere il romanzo. Del resto l'anniversario potrebbe essere quello del "Guasto" del maggio 1507.
A presto con cd
Franz
credo tu sia davvero grave...
Sognare per 10 giorni di fila può portare a non voler più smettere di farlo, ma credo che il tuo sogno si avvererà presto. A naso direi verso il fine settimana...
;-)
@ Franz
Gli artisti non dovrebbero timbrare cartellini e troverebbero abiti per le loro canzoni. Ma è altrettanto vero che due kebab come sonnifero non aiutano la gastrite.
Quindi che dire a un pesci che scrive di emozioni e ne qui nè là trova la pace? Accogliamo il dualismo che è nella natura delle cose e aspettiamo che sia primavera.
Grazie per aver seguito le mie parole fino alla parola fine.
A presto.
non so più come ringraziarti per queste parole. Un'alba è quel che sogno in queste notti buie...
ti sorrido
Partecipa al sondaggio BLOG!!!! qui -->>
http://www.sid05.com/2000blogger/2000blogger-italiani.asp
Un abbraccio S.Antonio :-)
P.S. Partecipo anche io.
NOME: Alberto :-)
BLOG: http://nimn-alberto.blogspot.com/
LINK FOTO: http://www.adci.it/dev/soci.asp?tipo=alfa&val=T&ID=423 ;-)
N.B. Di persona sono meglio!!!!!!
non so se quel che chiami "incantesimo" si spezzerà, ma il mio equilibrio è lontano...
grazie della tua impronta.
;-)
a presto
@ Alberto
l'informazione aggiunge ingredienti a una pietanza già saporita. Grazie per aver portato quel pizzico di sale che noi macrobiotici, in genere, non usiamo.
Un abbraccio al tè bancha.
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