venerdì, febbraio 09, 2007

 

L'INCONTRO


Quando la paura scurisce i toni del mio pensiero e i desideri vi si perdono dentro e ci annegano, scendo dai tacchi, indosso scarpe sportive e porto le mie impronte sulla terra nuda.

Da ragazzina, in momenti come questo, camminavo sulla spiaggia finché la luce del giorno cominciava a sfumare. Seppellivo a riva, affidandolo a una conchiglia, il più intimo dei miei desideri, e aspettavo che si avverasse con la prima ondata che fosse intervenuta a riprendersi quella vecchia casa per molluschi. Credo sia per questo che ho sempre amato il mare in tempesta.

E’ già sera ai Giardini Margherita. Le auto incolonnate all’ora di punta sembrano scatole d’argento che sbuffano. I pedoni attraversano i viali infreddoliti e frettolosi e io cammino sull’erba bagnata mentre l’aria della notte comincia a penetrare più buia e mi adombra il respiro. Pensare fra gli alberi regala quell’illusione di natura che Bologna nega nel rosseggiare del suo mattone, e aiuta a ritrovare le cose perdute.

Il vialetto illuminato si sta svuotando. Un gruppo di studenti chiacchiera fra motorini e panchine piene di scritte. Uomini in cravatta tornano al parcheggio e un piccione tenta il suicidio gettandosi in picchiata dal tetto di una casa. Io, passo dopo passo, cerco i miei desideri affogati stringendo in mano una piccola conchiglia immaginaria.

“Hai una sigaretta?” mi domanda un ragazzo col cane al guinzaglio. “Non fumo più” lo informo. “Peccato!” ribatte lui. “Perché?” domando io. “Se fumavi te ne offrivo una!” risponde. Gli sorrido. Con quella giacca di pelle e il bavero alzato ricorda Al Pacino ai tempi di Serpico. Il suo cane, un terranova di grossa taglia, si avvicina smorfioso e mi lecca una mano. Quel ragazzo mi guarda e io fisso il nulla per non incrociare la sua voglia di conoscermi. Passeggiamo insieme. Lui parla. Io l’ascolto. Torno a sorridere. Ha capelli scuri e occhi nocciola e una cicatrice sul polso. Racconta la sua storia generoso e io non smetto di sorridere. Ha la carnagione olivastra, scarpe rosse e profuma di tabacco e legno selvatico. Camminiamo per ore. Il traffico va sfumando e la città sembra acquietarsi per riposare la stanchezza di un giorno qualunque.

Lui sta ancora parlando quando la macchia scura della notte comincia a rendermi nervosa. Le fronde degli alberi riflettono ombre sconosciute e ogni passo appare nemico. Scappo spaventata e torno verso casa quasi correndo. Sotto il portico, solo passi distesi e sguardi bassi. Un uomo sfreccia in bicicletta. Le serrande dei negozi sono abbassate. Le luci spente. Un autobus transita rumoroso. La paura mi insegue fin davanti al portone dove una brezzolina sembra portare l’odore di una burrasca lontana. Entro in casa pensando al ragazzo col cane e insisto per non perdere il ricordo delle sue parole. Accendo il computer e lo ritrovo sulle pagine inedite del mio libro.

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Comments:
Ho scritto tante cose nei miei commenti, ma c'è un pensiero che non ho mai espresso. Sono stato spessissimo a Bologna; non ci torno da qualche tempo, ma devo ammettere che, quando ne parli, quando la descrivi, o cerchi di coglierne l'essenza, mi sembra di riviverla sullo schermo del computer... Rosseggiante di mattoni, come dici tu, brulicante, giovane, vivace, ritmata. Eppure, leggendoti, mi viene da pensare che tu abbia un rapporto strano con questa città. Si vede che l'ami, ma sembri divisa, sembra che in qualche modo ti incuta una paura lieve e sotterranea. Quasi subdola, considerando l'affetto che le porti... mi sbaglio? Un abbraccio!
 
@ Adynaton
non sbagli, è così! Se leggerai il Terzo Desiderio troverai quella Bologna che vivo e quella che hanno vissuto altri. Troverai le sue case, i suoi palazzi che nascondo segreti. Quel rosseggiare che sa di sangue e la luce di certe mattine che interviene a rischiarare tutto.
Bologna è come l'artista pazzo. L'amo per il suo estro, la detesto per il suo carattere.
un abbraccio
 
Non avrai mica paura della passione? Non è mica sconosciuta, a te?! vero?
 
Vivi le tue emozioni, finchè puoi!!! Gioisci perchè ti succedano ancora per decenni.
 
@ anonimo
conosco la passione e forse la temo, è vero. Ed è anche vero che non fuggo dalle emozioni ma mi travolgono come l'onda più alta, mentre mi rendo conto di non aver ancora imparato a nuotare.
 
Rendi estremamente realistica la descrizione del paesaggio che fa da cornice alla tua storia.
Mi piace la tua idea del mare in tempesta che riporta indietro la conchiglia piena di sogni realizzati, così come l'immagine forte delle ombre sconosciute che ti fanno fuggire; in realtà sembra di capire che queste ombre abbiano sembianze note, che affondano sinistre le loro radici nel passato.
Se questa storia è realmente accaduto, io ci vedo un contrasto: quella tra la tua voglia di lasciarsi andare e la tua paura di restare.
E ciò che ritrovi sulle pagine inedite del tuo libro è in definitiva una parte di te...
 
@ Pier
l'incontro col personaggio è sempre reale. Lo vedo. Ci parlo. Non mi lascia per giorni. Così come non mi lasciano le ombre che, forse, come dici tu, hanno sembianze note. Ma è molto più di tutto questo. La paura è radicata in ogni mia cellula e respinge il cibo goloso perchè sa che può far male.
;-)
abbracci
 
Mi piace molto il tuo modo di scrivere. Io vivo in Germania, come potrei procurarmi il Terzo Desiderio?
 
@ Dioniso
Grazie. :-)
Se ne fai richiesta tramite email a terzodesiderio@libero.it
la inoltrerò all'editore e lui te lo spedirà.
a presto
 
Ti ho trovata per tre volte, come il terzo desiderio...
Ma poi le tre volte hanno un esponente, perchè ti ho ritrovata anche all'interno di ogni singolo post, e successsivamente nelle quattro immagini di te che hai introdotto nel blog...
Facendo un conto potrei dire di averti trovata 3 volte con esponente 2, il cui risultato va poi raddoppiato. Diciotto volte!

Le folli assurde coincidenze che stanno unendoci!

Le tue immagini...che emozione vederti!
Ti racconterò tutto, fra poco...

"Un piccione tenta il suicidio...passo dopo passo cerco di tenere i miei desideri affogati"...In quel mentre giunge lui, l'ambiguo, colui di cui si ha bisogno e da cui bisogna fuggire, colui che affascina perchè ti cerca, perchè inquieta, perchè ti accompagna, perchè ha i segni di chi si lacera, perchè profuma di conosciuto, ma pervade di selvatico..
Tu vuoi che lui resti! è ciò che insegui tra le righe non scritte, per questo fuggi stringendo in mano la conchiglia, e corri per vivere il vostro incontro...
Così ti ho vista, inquieta, mentri ti affretti verso il portone, l'alito nel buio si condensa ancora un attimo, prima di spingerlo per entrare...
...
a fra poco...
Una carezza, un bacio...
 
Eccoti qua.
Mi sei mancata. Sono tornata spesso a cercarti. Ed eccoti, a camminare affianco a uno sconosciuto che vuole conoscerti. Ed eccomi, a immaginare di vedere i tuoi pensieri contrastanti: quelli che scrivi come tuoi e quelli che fai appartenere al tuo personaggio, tu e tu a confronto e questa volta fuori dal sogno, ma ancora nella notte. Mi piace la notte, mi riesce più facile pensare. Le chiedo spesso di avvolgermi nel buio e di chiacchierare con me.
A presto.
 
Cara Lucia,
non voglio sporcare di sudore il salotto buono di questo talk tra amiche/i, quindi ho lasciato sullo zerbino fuori dalla porta la maglietta che ho sudato oggi.

Siccome non sono un granché quando si tratta di candeggiare, avevo bisogno di un tuo consiglio per evitare di stingere. :-)

Sono certo che anche il tuo nuovo amico apprezzerà le tue qualità casalinghe!

Un abbraccio single (sigh!). :-)
 
@ Dandapit
"colui di cui si ha bisogno e da cui bisogna fuggire"
Ho riletto più volte queste tue parole e come spesso accade riesci a rielggere con chiareza le mie, quasi possedessi la chiave che apre lo scrigno dei miei pensieri più intimi.
Ho aperto il portone proprio così , mentre "l'alito nel buio si condensava", ho spinto e sono entrata.
Ti abbraccio
 
@ Assu
Ecco anche te. Puntuale come la mattina. Mentre leggi delle mie notti e ricordi le tue. Ricordo uno dei tuoi primi commenti. Anche lì si parlava di una notte. Un buio speciale che ti aveva regalato tua figlia. E quando cammino in Piazza Santo Stefano, non so perché, mi viene da pensarti.
A presto
un abbraccio
 
Ti ho appena scritto.
Saluti.
 
non mangerò più mele


più ruvida
l'aria stasera
la strada più lunga
o il mio passo più stanco

vuoto il fianco
dove ti incastonavi
come prodiga costola
fuggita dall'eden

ed ora?

mi dovrò abituare
a frugar nella notte
tastando gli odori
trattenendo i ricordi
senza farmeli addosso

tra queste luci che affogano
e respiri ammaestrati
non piangerò sul latte versato
anche se i miei occhi prevedono pioggia
 
@ Alberto
stamattina ho trovato sullo zerbino la tua maglietta sudata. Ho trovato anche altro nella mia cassetta della posta e sono pronta per eventuali candeggi.
un abbraccio macrobiotico
 
@ poeta anonimo
se fossi poeta vorrei essere te. Cucire le parole sul tessuto dell'emozione con la semplicità dell'acqua di fonte.
Ma ora non so che dire.
E' bellissima.
GRAZIE, e nulla più.
 
Il poeta anonimo ha del fiabesco...
Sembra di viaggiar nel passato, fra carrozze, cavalli, lettere scritte con penna d'oca e inchiostro gocciante...
...il suo segno è costante e sempre carico di significati...
Quale dono ti insegue Lucia!

un bacio ;-*
 
Dimenticavo!
La stella alpina... è vellutata e ti sorride....la lascio qui...
 
Io ti sto facendo pubblicità, ormai a ogni mio amico o amica dico:"vai sul mio blog e poi clicca su -Blog di Lucia- è stupendo!". La penso davvero così, mi piace molto come scrivi e quello che scrivi... Mi ritrovo molto nei tuoi racconti e alla fine di ogni post rimango fermo impalato a pensare. Non smettere mai di scrivere Lucia. Grazie un abbraccio
 
Finalmente...!
Finalmente anche la mia penna d'oca ha lasciato i suoi gerogliflici...
...un soffio, e già son lì a volo di farfalle...
 
Non è facile incontrarsi. Perchè accada è necessario che ogni granello di sabbia, ogni goccia di acqua, ogni molecola di aria cospirino perché l'incontro avvenga. Ci sono eventi concertati dall'Alto.
Capitano incontri che sembrano per caso, e non lo sono mai. Ci sono malattie che avvicinano e guarigioni che allontanano.
Esistono scambi fatti di magia e di serenità, di voglia di raccontarsi e di vicinanza ricercata.
Credo di aver vissuto uno di questi incontri, qualche giorno fa.
 
@ Dandapit
Alle prese coi tuoi geroglifici, mi faccio prendere per mano dalle note di una vecchia canzone e scaldo la voce per il mio prossimo canto...
;-)
un bacio

@ ganassa
A ogni tua traccia rispondo col sorriso e il sorriso è nutrimento per le parole, così come lo è il pianto. In questo senso, la mia scrittura è anche merito tuo.
Abbraccio ricambiato.
;-)

@ Daniela
Credi di aver vissuto uno di questi incontri? Io ne sono sicura. Un "ciao", un "sono emozionata" e poi le parole sono venute da sé, come eventi che devono accadere. Non credo più al "caso" e forse non ci ho mai creduto.
Ti abbraccio
A presto
 
Ciao, Lucia, passo per la prima volta di qui e la mia attenzione si è soffermata, intanto, su questo frammento (perché di un frammento di racconto si tratta, no?). Così mi sono lasciato trasportare tra i mattoni di Bologna, che non conosco, o non così bene, domandandomi "perché?". Perché questo accompagnarsi a un ragazzo che non volevi conoscere, qual'è la storia della cicatrice sul polso, perché la fuga?

Un sogno perduto, un personaggio trovato, un fantasma dell'anima?

Bella sensazione leggerti, a presto
 
E' magnifico vedere con i tuoi occhi, ascoltare i profumi, sentire le emozioni...
Quando soffro e la notte non riesco a dormire esco. Abito in un piccolo paese di montagna, e fondersi con la natura non e' poi cosi' difficile. Ma e' magnifico.
Anche se in quei momenti sono straziata dal dolore o dalla malinconia, e'magnifico abbandonarsi nella nudezza dei propri pensieri tra la rugiada che ancora deve nascere...
 
Angelo, ti trovo ormai sempre più spesso nelle case virtuali delle mie amiche di tastiera.

Bello vero questo terzo desiderio?

Lucia, ti sembrerà improbabile ma stanotte ho sognato il tuo personaggio.

ciao
 
@ Angelo
Benvenuto!
sto conoscendo, giorno dopo giorno, quel ragazzo col cane al guinzaglio. Nasce fra le pagine del mio libro. Ma come spesso accade (ti sembrerà strano ma io ci convivo), mi capita di incontrare i miei personaggi fuori, nel mondo. Ne sono attirata, li riconosco, mi spavento e scappo via.
 
inutile negare il fascino misterioso di un incontro fortuito. un volto, un profumo che si fa voce, passi sul selciato.
spero di avere tra le mani il tuo personaggio, fatto carne dalle tue parole, per farlo ridiventare sogno nella mia mente.
 
Si, però è affascinante questo modo di costruire una storia. La vivi, nasce dentro di te e si materializza nel mondo che ti sta intorno. In parte ha quasi una vita autonoma, da quando il personaggio lo "incontri" a quando ne scappi via, per poi, come dici tu, convivere con tanti altri dentro di te...
Sfaccettature di personalità oggettivate e rese reali. In questo vedo un soffio creatore, la mano di dio sull'argilla del mondo...

:-)
 
@ ventodiprimavera
che bella l'immagine dei "pensieri tra la rugiada che ancora deve nascere" e lo strazio di dolore e malinconia!
E questa natura, che ci aiuta a ripristinare equilibri perduti...
a presto


@ Assu
Cara Assu,
non lo credo improbabile, anzi, sarei davvero curiosa di conoscere il tuo sogno, se vorrai raccontarmelo.
un abbraccio


@ Henry
Che dire del tuo desiderio? Auguro anche a te un incontro fortuito che diventi presto sogno nella tua mente.
ti abbraccio
 
@ Angelo
le tue belle parole hanno cristallizzato le mie. Mi esce solo un Grazie e la voglia di farti visita.
;-)
a presto
 
La magia di un momento...
L'importanza dello spazio a volte e tale da dilatare i contorni del tempo... di stravolgerli... di stravolgerci...

Secondo me i Giardini Margherita hanno un po' di questa magia...
 
Mi sono perso qualche puntata è ovvio. Ma insomma cosa sui blog è lecito tutto, anche lo scambio di offese. Però devono proprio essere ben motivate. Uno perchè l'eventuale chiarimento è lungo e laborioso. Due perchè l'anonimato, la distanza e una scioltezza generale rendono molto facile lanciarle alle volte, senza preoccuparsi del fatto che dall'altra parte qualcuno può restarci male.
Io non conosco Lucia e non conosco te. Mi dispiace solo che tu la offenda sul piano personale per una battuta leggera lasciata sul tuo blog.
Se ti vergogni di girare con la merda sotto le scarpe, quando qualcuno te lo fa notare non insultarlo. Forse è il caso che dai una pulita come puoi o fai un salto a casa cambiarle.
 
A vabbè, vedo che hai cancellato tutto. Cancella anche il mio.
Ciao Lucia.
 
@ k
sì, ho cancellato perché la cattiveria non mi fa bene.
Non ci sono puntate precedenti, ho solo lasciato un commento passando per caso da un blog sconosciuto.
Ho cancellato anche la risposta che ha lasciato per te, ma non cancello le tue parole. Mi hai fatto tornare quel sorriso che il tizio si era portato via coi suoi insulti.
Grazie
 
Complimenti, molto bello il tuo post.
Una cosa. Non profumerò mai di tabacco e legno selvatico perchè non fumo e ahimè non vivo immerso nella natura.
 
C'era una risposta per me?
Ah, non l'ho letta. Quanto mi avrebbe fatto piacere!
E dimmi, c'era almeno qualche parolaccia o qualche insulto per il sottoscritto? Me ne arrivano così pochi di solito...
Però Lucia anche te. La prossima volta che vai a fare due passi per i blog stai più attenta a dove metti i piedi.
 
8 commenti eliminati? O.O
Che succede, dolce Lucia?

Un abbraccio preoccupato :-)
 
@ k
ahahahah
Starò più attenta, lo prometto.
;-)

PS
Non ti preoccupare, gli insulti erano soprattutto per me.
Ma non mi sento di parlarne perché so che ci sta leggendo e ci leggerà ancora per giorni. Quindi tengo in cuffia i Pink Floyd e vengo a parlare di musica da te.
 
Bologna mi è sempre sembrata lì lì per esplodere e in realtà fare solo piccoli saltini. Una mia impressione.
 
Beh, a quanto pare fermarsi a parlare con te serve a riempire splendide pagine... lo farò anch'io ben volentieri ;-)
Saluti Capitolini
D
 
Un abbraccio Cara Lucia, da quel del carnevale passato in una giornata di sole... :)
 
@ Morgan
Benvenuto!
Bologna è sempre stata "lì lì per esplodere", come dici tu. Manca solo la scintilla.
;-)

@ Diego D'Andrea
I saluti capitolini mi emozionano sempre.
Grazie e benvenuto!


@ Astralla
Un abbraccio anche a te e una manciata di coriandoli.
;-)


@ Alberto
Vagando per blog accadono le cose più strane. Seguirò il consiglio di k e starò più attenta a dove metto i piedi.
Cancello le parole affinché queste svaniscano, si scompongano e smettano di ferire.
Un abbraccio allibito
 
tutto è bene ...quel che finisce bene...
^___^

Le ultime parole menzionate, della Duras..."dalla scrittura nasce"...

Un incontro da cui sei fuggita tra le strade di Bologna, per rifugiarti nel portone... dalla scrittura alla realtà!
Strizzo l'occhio sorridendo ...altre parole dirò!!

^_____________^
 
– Hai una sigaretta?
– No, ma ho parole per pensieri e cenni per voglie
– Io sono io
– Anche io.

Il cane li annusa per un po', scodinzola piano e si volta in cerca di una corteccia odorosa.
 
guardo asini volare



ci son notti
che muoiono lente
ed il buio stride
come freno sulla pelle,

luce,

un lampione livida gli occhi,

o è solo immaginare
questo vivere
lasciando impronte digitali sull'acqua;

guardo asini volare
e stringo pugni di mosche,

sorvolando terra da salvare
a nuove case.
 
@ Cilions
non so perché ma qualcosa mi dice che i Giardini Margherita ti piacciano anche per altri motivi.
;-)

Paolo
Benvenuto.
Per odorare di tabacco basterebbe entrare qualche minuto a casa della mia vicina. Per il legno selvatico, però, non sarà così facile...dovresti passeggiare un pò ai giardini Margherita.
;-)


@ Dandapit
tutto è bene grazie anche a te.
Dalla scrittura alla realtà più che mai.
Leggo e rileggo la poesia che qualcuno ha lasciato qui da me.
Come posso dirgli che mi emoziona a ogni parola?
Provo con questo gioco di sponda, nella speranza che la pallina cada proprio nella buca giusta.
un abbraccio senza tempo
 
@ comparsa
se avessi risposto così, forse non sarei fuggita. E' questo che mi vuoi dire?
spero di rivederti "comparire" per chiarimenti.
a presto e benvenuto/a
 
@ poeta anonimo
E torno ad amare la poesia e le immagini che tracci su queste tele.
E penso alle notti che sono morte lente, agli asini, e alle mosche che ho lasciato volare via.
Ma non parlo, né scrivo. Cerco solo un cuneo di metallo per scolpire "il buio stride come freno sulla pelle" da qualche parte, e leggerla ogni volta che si fa sera.
 
Le passioni, le emozioni sono il sale della vita.
Danno sapore e gioia, anche se forti e dolorose ben vengano per renderci vivi ....
 
E pensare che a guardarla bene, a viverla piano piano, rubando gli ingressi ai portoni dei palazzi... Bologna è piena di verde. Di vegetazione. Palme sui tetti, magnolie di 100 anni in certi cortili, vasi fioriti in ogni viuzza segreta che basta alzare mento e naso per porci sopra gli occhi.
 
@ Maurob
benvenuto!
Sapore, gioia e sale della vita? Sì, le passioni sono tutto questo e altro ancora.
;-)


@ Mero

"rubando gli ingressi ai portoni dei palazzi"
Bologna tiene il verde per sé, nascosto oltre gli androni delle sue case del centro. E a noi non resta che rubare...
;-)
benvenuto. A presto
 
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