giovedì, maggio 03, 2007
PITTORE TI VOGLIO PARLARE

La pittura è il linguaggio di chi preferisce segni e colori alla sterilità di certi discorsi. Perfetta per i sordomuti e sconosciuta ai pettegoli, la pittura è musica per gli occhi. A volte un canto, a tratti è rock. Se improvvisa è jazz. Nelle sue sfumature più lievi è una sonata classica.
Non sono una pittrice, ma quando spendo fino all’ultima parola e in fondo alle tasche non rimangono che briciole di sillabe, è del colore che ho bisogno, della sua naturale melodia e delle forme che escano dall’ombra.
“Sua figlia non imparerà mai a disegnare!” tuonava la mia insegnante delle prime classi. “Avete mai visto un pittore mancino?” Infieriva. Io che non avevo mai visto nemmeno un pittore, guardavo la mia mano sinistra e seguivo le linee di una vita che tutto poteva meno quella cosa lì.
E’ una mattina umida a Bologna. La città si riveste dopo l’illusione di un’estate e al piano di sopra qualcuno ha già messo a scaldare il caffè.
Sono in una stanza vuota, la mia futura camera da letto. Un pavimento in cotto antico guarda un soffitto spoglio a quattro lunghi passi direzione cielo. A quell’altezza starebbe bene una decorazione liberty, semplice, floreale, penso guardandolo. Ne ho già dipinti di soffitti e un fregio di quel tipo non è poi così difficile da realizzare. Ma la mia fantasia non conosce censura e nel chiaro scuro di un azzurro macchiato di nuvole, vedo due putti alati che portano a spasso ghirlande di foglie e fiori intrecciati.
“No, non puoi farlo!” ammonisce una vocina da dentro.
Perché no? Chiedo ingenuamente.
“Perché non hai mai dipinto un corpo.” Ribatte la vocina.
La pittura nasce dall’osservazione. Sarò meticolosa, assicuro io.
“Non basta osservare, serve più esperienza.” Insiste boriosa.
Guardo il soffitto. L’immagine dei putti torna a dominare sulle foglioline d’alloro e le forme geometriche che ridefiniscono lo spazio. Li vedo. Gli occhi socchiusi, i corpi floridi e sospesi.
Non posso lasciarli nel nulla.
Monto un vecchio ponteggio. Il metallo lucido alterna gocce seccate di elementi cromatici.
Sulla tavola di legno ci sono polveri dei tre colori primari e un sacchetto di carboncini. Un pezzetto di carta vetrata di grana fine, barattoli di pigmenti naturali, pennelli e una ciotola d’acqua pulita.
Alzo il volume della radio e mi arrampico fino all’ultimo ripiano.
L’odore dell’impasto colorato è un pomeriggio di giochi e pasticci in un dopo scuola di paese.
Guardo il mio braccio. La carne non è rosa, mi ripeto. C’è il giallo, il blu delle vene, l’ombra delle pieghe della pelle. Se non avessi imparato a osservare non mi sarei mai accorta di quanto bianco c’è sulle foglie bagnate. Non avrei mai visto l’ombra nelle forme. Non avrei mai notato che il mare di notte può essere giallo.
Con tutti i barattoli aperti sono come un cuoco che amalgama ingredienti e realizza creme invitanti e velenose che non possono essere assaggiate. La prima tinta è pronta. Troppo scura. Troppo rosa. Troppo fredda. Aggiungo una punta di giallo. Il colore si scalda ma è ancora troppo carico. Stempero col bianco. Aggiungo altra ombra. Ora è grigio. Una punta di Magenta e la tinta torna a rivivere. Ancora troppo scura. Altro bianco. Stempero con l’acqua. Troppo giallo. Raffreddo col blu ciano. Troppo spento. Ravvivo ancora col Magenta. Scaldo col giallo e spengo con l’ombra. Ultima puntina di bianco: eccolo!
Ora mi serve solo concentrazione e una buona dose di fortuna che mi guidi la mano. E se tutto andrà bene, presto mi sveglierò guardando due putti che danzano, del colore del mio braccio abbronzato.
Etichette: arti artigiane
mio nipote è mancino e fa dei disegni bellissimi, l'altro giorno mi ha disegnato ... la vita.... perchè mi ha detto che era tanto che non me la disegnava,
io per esempio sono una rapa assoluta però se si tratta di copiare qualcosa non mi viene male, una volta per un mio amore ho dipinto tutta una tovaglia bianca copiando i quadri che più mi piacevan
Ecco cosa stai facendo da stamattina!!!
Spero mi porterai un giorno a vedere i tuoi putti. Ma non hai paura di cadere dal ponteggio?
Tornerò, perchè ho letto svolazzando tra le mie carni rubiconde e le ali che battevano veloci...
Ma troppo ho immaginato! ...mentre le righe saltellavo, tra i colori, il ponteggio, il cotto del pavimento, e l'umido d'un'aria che sa ancora di pioggia là fuori dalla finestra sul cortiletto...
Questo è solo un assaggio pieno di sorrisi per la pittrice, scrittrice, artista della vita!
Tanti piccoli baci svolazzanti...
Un nipote che disegna la vita: questa sì che è una vera fortuna.
Io della vita non saprei cosa rappresentare. Oggi mi verrebbe da dire "un viaggio", domani non saprei.
a presto
@ Sanny
Tranquilla, non cadrò dal ponteggio. Sopporto certi equilibri che tu nemmeno te lo immagini.
;-)
bacioni
@ morgan
"solitudine dello spirito"
dici?
forse sì.
Ma ora ne sento il bisogno.
Come vanno i tuoi filmati?
BAsta solo il suono evocativo delle tue parole per farlo.
Le immagini, prima che dalla matita e dagli occhi, sono filtrate dal cuore.
Come tutto, d'altronde.
proprio ora
che non è più di moda
scrivere poesie
forse le metterò su un sito
per quattro amici
due paia di
vecchie scarpe
senza più lacci
senza più piedi da portare
oltre il silenzio dei paraventi
le legherò
quelle quattro parole rimaste
dietro la macchina degli sposi
suoneranno come barattoli vuoti
inseguiti dalle risa dei bambini
le nasconderò
sotto la lingua
con le caramelle all'orzo
ed il nostro vivere alla giornata
le dimenticherò
nei vasi di gerani della tua primavera
Anche io da piccolo ero mancino (poi mi hanno corretto...) e un'autentica frana in disegno artistico e lavoretti vari. Ma non ho mai provato nè a migliorarmi nè a ribellarmi a questo file mancante nel mio DNA.
Hai ragioni quando dici che un buon quadro nasce da una buona osservazione. Ma ci vogliono anche e soprattutto coraggio e fantasia per rendere viva una pittura. L'esperienza è tecnica, quindi un colore troppo tenue e distaccato per trasmettere da solo vitalità ed armonia.
Sono sicuro che al loro risveglio anche i tuoi putti sul soffitto annuiranno quando leggeranno questo commento.
E sono sicuro che saranno orgogliosi di te.
inseguo i baci svolazzanti, riprendo il pennello e aspetto il tuo ritorno.
@ laura
il disegno, a differenza della danza classica, può essere "ripreso" in qualunque momento. Se c'è qualcosa che non riesco a fare è abbandonare "le passioni"...
PS Ci credi che anch'io sono ragioniera per puro errore?
non so quando ho imparato a dipingere, forse non ne sono ancora capace. Ma per farlo ho imparato a osservare. E quando osservi trovi tesori nascosti che nessuno vedeva. E' per questo che i miei gusti non sono spesso condivisi.
Ti abbraccio anch'io. Un abbraccio di metà mattina. Un abbraccio che sa di caffé.
Ciao, benvenuto!
In fondo sei un pianista rap. Cosa c'è di più originale?
Da bambina me la cavavo col canto. Mi "sfruttavano" in ogni occasione. Mia madre mi ha tenuta lontana da tutto ciò che faceva della musica una professione. Diceva che era meglio giocare. Ora la ringrazio. Ma canto ancora. Canto se sono molto felice o se, al contrario, sono molto triste.
Tu suoni se passi davanti a un piano?
@ ventodiprimavera
quando soffi da queste parti vedo i fiori di campo.
Chissà se filtrati dal cuore matengono la stessa leggerezza che vediamo agitarsi nel vento!
Forse sì.
;-)
a presto
@ poeta anonimo
le tue sono più di quattro parole.
Sono spruzzi di vita sul viso di un vecchio che dorme al sole.
Abbraccio le tue sillabe, ad una ad una. Grazie ancora per averle lasciate qui da me.
@ pier
ti saprò dire se i putti saranno orgogliosi di me. Per ora sono io orgogliosa di loro. Appena abbozzati, già sono vivi.
:-)
PS Il "coraggio" non mi è mai mancato ma non vorrei fosse solo incoscienza.
un abbraccio
un bacio a 300 all'ora che dovrebbe arrivare giusto in tempo prima di riprendere il lavoro.buon proseguimento!!
non si "arriva" mai! Non ci sono traguardi da raggiungere e non ci sono premi. Ma io cammino, e lascio cose per strada. Tanto prima o poi qualcuno passerà a raccoglierle.
Il bacio è arrivato solo ora. Nell'ora di punta, anche la luce si trova bloccata al semaforo.
;-)
PS "giornata uggiosa"
Babi.
Bellissimo brano.
D
ci sarebbero parole e ci sarebbero racconti, ma ci sono anche luoghi e questo mi sembra troppo "scoperto". Temo di prendere freddo.
Grazie dell'abbraccio, quello scalda sempre, e scalda anche una tazza di té, vuoi?
:-)
@ babi
grazie babi, ci vedremo prima al paese del vento.
;-)
@ Astralla
ciao. Lo sappiamo, lo sappiamo che hai la fissa dei colori.
Un abbraccio anche a te
@ Diego D'andrea
anche tu in quanto a immaginazione non hai nulla da invidiare a nessuno.
pensa che mentre scrivevo, danzavano realmente.
;-)
un bacio
a presto
p.s.se hai bisogno kisito@email.it,ciao ciao
mio nonno correggeva il caffé con la Sambuca...
Di Fernet non ne ho in casa. Il Baileys può andare?
PS grazie per l'indirizzo...
:-)
a presto
buonaserata a te
Invidio ferocemente le poche persone che incontro nei negozi di belle arti, che escono con colori, spatoline e ogni ben di Dio, mentre io me vado con un barattolo di stupido acrilico nero, per stampare un "Pasquarakka 2007" in uno striscione ti tela; e guai se l'acrilico è troppo diluito e i "ripassi" diventano sfumature!
La moto per sognare, la pittura per parlare con sè stessi...
Buon vento per l'affresco :-*
N_L
Con altre applicazioni mi porto a casa la pagnotta. Mi duole molto il polso destro, così oggi ho comprato la tavoletta grafica wacom, che dovrebbe facilitarmi e sancire un passaggio di status...
è simpatico ritrovarti proprio oggi in un post alle prese con il pennello.
Almeno io se pasticcio non devo chiamare gli imbianchini
;-)
un abbraccio
ViP
ma sussurro la mia "buonanotte"...
Domani torno, salgo sul ponteggio, e parlo, pittrice, parlo!
Baci in punta di piedi...
un abbraccio
Anche mio nonno lasciava scivolare qualche fetta di limone nel bicchiere del vino. Ma non lo metteva nel caffé. Forse non stava bene con l'anice. Tu che ne dici?
Se passi da queste parti, porta con te il mio "buongiorno".
ti abbraccio
ti bacio anche và ;-)
PS oggi rischio gli schiaffi
@ Barbara
Ciao Benvenuta!
Passo a trovarti...
:-)
@ n_l
tenere in mano un pennello non è difficile, il coraggio serve quando decidi di appoggiarne la punta da qualche parte.
;-)
PS Oddio, detta così si presta a troppe interpretazioni, ma la lascio, così almeno ti fai una risata.
Stasera sarò al paese del vento...
@ VIP
Ciao, che bello vederti passare. C'era anche Totò?
La tavoletta grafica wacom? Sembra il nome di un alga. Scusa, ma è un attimo confondere la pittura con la macrobiotica. Soprattutto di questi tempi.
Sarà il caso di fare due passi ai giardini?
bacioni
devo vedermi il piccolo diavolo..ho idea che non potrò darti il "buongiorno " fino a martedì..hai pazienza?
ti stringo ancora più forte
caffè anice e limone..il caffè dei pescatori
Molto più avanti mi presi una piccola rivincita: mi iscrissi ad una scuola di illustrazione con l'intenzione di fare l'illustratrice di libri per l'infanzia.
Ero brava, eppure da anni ho abbandonato il pennello e la matita.
In questo post ritrovo molte cose familiari, e mi gira la testa qui in mezzo!
"Pittore ti posso parlare..." una canzone legata ad un eccellente artigiano sulla scia della mia vita!
Arrivano i barattoli di pigmenti colorati, e mi ricordano la tavola della cucina dei miei 4-5 anni, quando mia madre dipingeva le maschere di creta, ed io impazzivo di gioia fra quei barattoli pieni di polvere dai mille colori!
Ed infine, nella stanza di questo racconto, tra musica, pitture, disegni e ricordi, trovo poi le immagini di qualcosa di vissuto, toccato, parlato, osservato quasi ieri...
"Sono in una stanza vuota, la mia futura camera da letto.
Un pavimento in cotto antico guarda un soffitto spoglio a quattro lunghi passi direzione cielo. A quell’altezza starebbe bene una decorazione liberty..."
Quattro lunghi passi direzione cielo, quattro lunghi e forti abbracci direzione Fantasia ed Amicizia!
baciBaci Stile liberty!!
se mi hai vista sul ponteggio, avrei visto anche il mio cappellino...
Come mi sta?
;-)
PS Li vedrai i putti! Li vedrai!
ti abbraccio
@ panzabiker
che belle parole che hai lasciato qui da me.
Grazie per la coperta, sarei morta dal gelo se non me la fossi trovata sulle spalle.
PS
Spesso sono attirata dal ghiaccio, perché dimentico la sua freddezza.
Baci che sanno di mare
Io invece da piccola ero brava a scegliere i colori, a unirli per creare effetti cromatici d'effetto..ma le forme, le forme non sono mai state il mio forte. Mi sono sempre ribellata a concetti estetici predefiniti, a canoni di misure e forme: a pensarci bene credo che non ne sia proprio capace perchè non riesco a vedere i dettagli, mi confonde il colore, mi distrae la sfumatura e la luce prende il sopravvento sul resto.
Ammiro e rispetto chi è in grado di poter disegnare qualcosa di concreto.
Ce la farai poi vedere qui sul blog la foto dei tuoi putti? Io l'aspetto!
Agnese.
un abbraccio :)
p.s. le lacrime sanno di mare. se i tuoi baci sanno di mare è anche perchè nessuno le ha raccolte prima che morissero sulle tue labbra.
oggi ti porto a fare un giro in moto con me
Sento "l'eccellente artigiano" che canta e mi pare di vederle, le maschere di creta di tua madre. E mentre si alternano giornate uggiose a timidi passaggi di sole, passeggio sulla riva e penso che presto vedrai il mio mare.
In quanto al pennello,credo si possa riprendere in mano in qualsiasi momento, con semplicità, così come si ricomincia a fumare, ahimè.
Ci sono baci marini per te, e una manciata di piccole telline rosa.
A presto
*_*
@ Daniela
Solo un mancino può capire quanto il mondo sia fatto su misura per i destri! Basti pensare alle forbici, ai coltelli, a certe maniglie, alle chitarre. Da bambina mi dissero che la mano sinistra era quella del diavolo. Ma ultimamente qualcuno mi ha confidato che Leonardo era mancino. L'avessi saputo prima...
Sul desiderio non posso che essere d'accordo. Ci ho fondato l'intera esistenza e ci ho scritto anche un romanzo.
un abbraccio
:-)
Però....il mare di notte giallo?! Dovresti smetterla di andare a fare il bagno a Rimini :P
Benvenuta!
Mi piace quel "se arde dentro non c'è mano che tenga".
E' schietto, genuino.
Me lo appunto da qualche parte.
Un saluto
a presto
@ Agnese
Lascio ai putti, ago e filo per ricucire gli strappi dell'anima. Quando avranno imparato anche a ricamarla potremmo dire di essere guarite.
;-)
PS e un giorno compariranno anche qui
un abbraccio
@ Henry
Grazie Henry, l'aria sbarazzina mi serve proprio in questi giorni. Chissà se posso conservarla anche senza il cappellino!
:-)
@ panzabiker
"E' uno di quei giorni che ti prende la malinconia, e fino a sera non ti lascia più..."
Ma può diventare un buon giorno se comincia così! ;-)
PS vai piano e non piegare in curva o sentirai le mie grida.
E in quanto alle lacrime..."un giorno ti dirò", come cantava mio nonno.
baci marini
@ galadriel
non è mai tardi per cominciare...
;-)
un saluto dipinto
Grazie.
Sorrido sulle tue ultime parole. Il mare giallo è davvero quello di Rimini.
Una notte, vicino al molo, motonavi dell'allegria portavano bagnanti al largo. Io guardavo dalla vetrata di un ristorante un mare giallo di luci riflesse e temevo che l'estate finisse...
:-)
Il mio è un disegno di linee, non ho mai imparato a colorare.
L'emisfero sinistro del mio cervello l'ha vinta ancora una volta, purtroppo.
Però quando non ho più parole preferisco ancora la musica, sebbene abbia più buoni gli occhi che le orecchie.
Ma dai! Ho visto il post solo ora :-s Devo stare più attento :-(
Gli interessi passivi crescono!!! :-/
Un abbraccio pennellone :-)
quattro anni di lavoro e poi hai interrotto???
Le "incompiute" hanno il fascino della probabilità. Sono misteri irrisolti.
Gli abbozzi, lo sono ancora di più. Accenni di qualcosa che ancora rimane nell'aria.
Amo gli inizi. Il "cominciare" ribadisce l'esistenza di qualsiasi creazione, ma è nel suo compimento che un'opera o un'impresa si stacca da te e diventa altro. Lasciarla a metà è come non abbandonarla mai. Prima o poi, ti verrà voglia di continuare...
@ n_l
effettivamente dipende dal pennello...
;-)
@ Alberto
un abbraccio bancarotta
@ panzabiker
buongiorno!
Qua è davvero un buongiorno. Sole, venticello ristoratore e mille sogni da realizzare.
Parcheggia la moto e cammina un pò su questo prato. C'è ancora qualche margherita.
Ti abbraccio e Buona serata
:-)
Vedrai che al tuo risveglio i putti danzeranno al ritmo di un valzer per ringraziarti dei colori da te offerti.
Grazie cara Lucia del tuo passaggio e scusami se ci siamo persi un pò, ma noi bloggers ci ritroviamo sempre prima o poi.
Un invito a leggere le mie poesie nel mio sito:
www.pulvigiu.net
Un abbraccione da Giuseppe alias pulvigiu.
Non ascoltare la vocina, segui la voglia e i putti danzeranno sotto le tue dita. Complimenti per tutto.
ennio
Ps: quando parli dei colori mi fai venire fame :P un abbraccio troppo grande per essere zippato. Ady
ciao, bentornato.
Sul ritrovo dei bloggers non ci sono più dubbi. Parti navigando, ma prima o poi sfiori le stesse rive.
a presto
@ panzabiker
cammino sul prato. C'è il sole, finalmente. Mi stendo e respiro il momento fino all'ora più calda.
buonagiornata
PS Ho già gli occhiali scuri e un libro fra le mani
:-)
PS mentre ridevi con Asterix, io piangevo con la Duras. Forse la cenere è roba per me...
@ alfiererosso
Ciao.
Ogni mancino qui è il benvenuto.
;-)
La vocina? A tratti è afona ma riesce sempre a distrarmi.
Grazie e a presto
e le mie tempie sono sempre più bianche.
Mi butto in un prato
e guardo le nubi
Maturo o invecchio?
Anche la musica dell'erba e del vento sulla pelle mi dà più ricordi che adrenalina.
E' il periodo o è un periodo che finisce?
Il cuore batte ancora forte
perchè vivo o perchè vuole sentirsi tale?
Intorno la vita e il mondo che sento sempre meno miei.
E' in giorni come questi che sento l'aria calda della terra fertile
e sento che tutto lentamente si risveglia ed è fresco;
io non ancora.."
mi sdraio vicino a te e chiudo gli occhi ,dimentico la moto.leggimi qualche passo per favore.un abbraccio e buon tributo stasera.
Ciao Panzabiker, anche tu da queste parti? Missione compiuta!
Ma non ce la faccio.
Però osservo e mi piace.
Grazie Lucia, scrivi in un modo che fa vedere.
sapevo del tuo murales, forse ne hai scritto altrove, o forse si tratta della solita "coincidenza". Una sorta di dejavù. Mi capita spesso ultimamente. Non ti nascondo che mi piacerebbe vederlo quel murales...
Qua c'è un bellissimo sole. Metto a bagno i pennelli e scappo al parco.
Un abbraccio senza se e senza ma.
:-)
@ panzabiker
eccomi!
Giornate intense. Pensieri. Tributi e birre che non bevo mai.
Belle queste tue parole. Bella l'emozione che lasciano.
Se vuoi, posso continuare a leggere...
buonagiornata
@ Sanny
vengo a trovarti...
buon pomeriggio!!!
benvenuta!
Qualcuno cantava "Mussolini ha scritto anche poesie / i poeti che brutte persone..."
Ecco perché a volte è meglio leggere, guardare e ascoltare il frutto delle fantasie altrui.
Io l'ho fatto per tutto il pomeriggio, con un vecchio romanzo di Giuseppe Berto. Stasera sono così sazia che andrò a dormire senza cena. ;-)
Ciao, a presto
@ panzabiker
ho letto per tutto il pomeriggio. Spero non ti sia addormentato.
;-)
PS Sentivo russare...
@ adynaton
...ma mi piaci così, ripetitivamente orgoglioso...
;-)
P.s.ti regalo il mio secondo post del 6 marzo. un abbraccio forte forte
SETTANTA commenti!
settantuno col mio...!
I pittori fanno scalpore!!!
baci e carezze nel tuo fagottino...
^___^
Sì, è così. Sentiti artista e dipingi. Verrà fuori qualcosa di buono.
un abbraccio
@ Morgan
pazienza ragazzo, pazienza. Ora mi aspetta un treno.
Tornerò con una storia da raccontare.
bacioni
@ Panzabiker
sono qua.
Faccio in fretta una valigia e parto per Torino.
Rimani fra le braccia di Morfeo, in fondo è l'unico che ci permette di riposare.
Ti abbraccio.
:-)
PS Non ho ancora letto il post che mi hai dedicato, lo tengo per domenica.
Grazie. Grazie. Grazie.
letto e risposto.
Ora c'è posta anche per te.
;-)
@ dandapit
porto con me i tuoi baci e le tue carezze. Mi serviranno. Mi sento sempre sola quando viaggio verso nord.
PS ho provato un'altra password, ma niente da fare. Sei meglio di un agente segreto.
ti lascio un mazzo di lavanda...
ti abbraccio più forte che posso!
L'odore dell'anima
Pennelli, come bacchette di maestro d'orchestra,
si agitano...s'incurvano...si sovrappongono...
Un assolo di bianco.
Musica lieve, indefinita, idea pura...
L'arpa viola.
Gli ottoni, in un crescendo di ocra e oro.
Musica e Colori.
Colori e Musica.
Le vernici di fondo.
Odore pungente.
Gli oli.
Odore di glorie antiche.
Gli acrilici.
Odore acre.
Odori.
Si mischiano in un crescendo di emozioni, come in un amplesso di corpi.
Musica.
Orchestra di colori.
Oceano e Terra.
Odori.
Pennelli e Sentimenti.
Tela e Teatro.
L'odore dell'anima.
Si chiuda il sipario.
Dietro le quinte un violino dipinge.
Colori. Odori. Sensazioni.
Dietro le quinte un'arpa dipinge. Colori. Odori. Sensazioni.
Dietro le quinte un'anima spia.
Colori. Odori. Sensazioni.
Dietro le quinte, in silenzio, ripongo i pennelli. Sfinita da un amplesso durato il tempo di un quadro. Un tempo indefinito. Il tempo dei colori, degli odori, delle sensazioni...
Assu
A presto.
PS Se hai tempo vorrei un TUO commento sul mio ultimo post GRAZIE
ho letto la tua avventura da dandapit. Caspita che giorni movimentati! Ospiti improvvisi,acque minerali che non si trovano...
Io sono stata più tranquilla. Ho solo distrutto la ruota del trolley e passato due ore ad aspettare treni in ritardo.
buona settimana.
:-)
@ Assu
Grazie delle parole.
"un amplesso durato il tempo di un quadro" non è male!
;-)
@ mario
benvenuto, e ora che conosci la strada, torna a trovarmi.
Bye bye
@ ganassa
avevo già letto il tuo post. E' davvero carino. Non avevo commentato per non disturbarti. Navigavi così bene! Torno a lasciarti qualche parola...
Grazie, a presto
il tuo augurio me lo tengo stretto e vedrai che la tristezza passerà.
Non pensare che sia l'effetto delle tue parole...è altro, ahimè.
abbracci bolognesi
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