lunedì, giugno 04, 2007
E TI RICORDO ANCORA

E’ mattina. Un lampo deforma i contorni di ciò che sembrava familiare, un tuono spacca l’aria e la voce della natura urla la sua autorità sovrana sulle cose della vita.
Rimango nel letto ancora un po’ ad ascoltare i silenzi che fanno riaffiorare vecchie paure.
Il temporale in città è come uno spettacolo che va in scena nel teatro sbagliato. La scenografia è ridotta. Agli alberi che vacillano si sostituiscono ferrose antenne issate sui tetti delle case. Le comparse sono piccioni che si nascondono sotto i portici. L’acqua non disseta alcun terreno ma scorre lungo le pareti di antichi edifici in arenaria e ne modella i fianchi.
Ovunque è scroscio e una nuova freschezza si rovescia a secchiate sul pavé polveroso delle strade.
Il profumo è quello di bacche selvatiche e funghi velenosi che crescono sulle rare cortecce disseminate nei giardini nascosti.
Bologna rimane in apnea per non annegare.
Sono ancora nel letto avvolta da lenzuola gialle e capelli. Qualcuno, in qualche altra città, legge fumetti che non mi sono mai piaciuti e la mia vicina ritira velocemente i panni stesi imprecando in dialetto.
Un tempo stavo sulla spiaggia in giornate come questa. Là accadeva sempre qualcosa quando c’era un temporale. La luce rarefatta esaltava l’abbronzatura e mi godevo l’assenza dei turisti che lasciava la sabbia solo per me.
Quando si alzava il vento c’era anche lui. Era biondo, la madre irlandese, il padre pescatore. Portava la sua tavola da surf sulla riva e non parlava mai. Lo guardavo issare la vela, montare il boma e sparire lontano. Portava una muta blu cobalto che lasciava scoperte due braccia forti ed esperte e tagliava le onde come delfino impaziente. Io aspettavo sempre il suo ritorno camminando sul bagnasciuga mentre sbirciavo fra i capelli per non farmi notare. Affrontava il mare agitato. Lo domava come si fa coi giovani puledri che scalciano via le prime briglie, poi guadagnava la riva stanco e felice. Un giorno mi salutò con la mano e mi mandò un bacio. Alle sue spalle spariva un timido arcobaleno.
La pioggia si è calmata. Il rombo delle auto non copre lo strillare delle rondini. Presto tornerò nel paese del vento e spero faccia temporale.
Etichette: innocenti evasioni
sulla spiaggia durante un temporale? Non è il proprio il posto più sicuro in cui stare :D
fermo immagine di una circostanza spazio-tempo
favorevole all'anima di chi scatta,
gradevole istante di vita 'tascabile'...
Un tramonto sull’essere...
l'immensità che scompare dietro l'immensità,
perdersi nel perdersi,
poi trovarsi in una foto...
e riconoscersi
in preda alla più malinconica nostalgia.
Una foto in mente…
per dare all’infinito
la realtà di se stessi
in un attimo.
Una foto ad ogni respiro,
per ingannare quel tempo
che ci scorre addosso
senza scolpirci…
se non con rughe.
Fede
P.S.
I tuoi racconti entrano come un mare che prende e rapisce... ma molto anche lascia nella rete del cuore...
Anche io un tempo non avevo timore dei temporali sulla spiaggia. E anch'io ho un ricordo, o più di uno, che sa di onde, di tavole sull'acqua e di capelli al vento.
E' un ricordo lontano lontano, sa di qualcosa che non sono più io.
Infine anch'io presto tornerò nel paese del vento. Ma i temporali mi piacciono ad Agosto, a ricordarmi che l'estate sta finendo e che le giornate si accorciano. Amo quell'odore di terra bagnata e il confine incerto tra cielo e mare. Amo anche il "timido arcobaleno" che si dice buon presagio. Un giorno mi dissero che ai suoi piedi si trova la pentola con le monete d'oro. Mi sono ripromessa di trovarla, e da allora non faccio che cercarne la fine. Ma non l'ho ancora trovata. Appena la trovo, prometto, ci saranno un bel pò di monete anche per te. :-)
Fa la voce grossa e borbotta insulti che solo il vento forse riesce a capire. E batte i pugni così forte che dal sole si allungano scintille :-D
E quando brontola sordo, riesce a coprire ogni altro runore, compreso quello che sono oguno di noi può sentire: quello dell'anima O:-)
e poi
"Qualcuno, in qualche altra città, legge fumetti che non mi sono mai piaciuti"
Tutto il racconto è molto bello, però queste due frasi son eccezionali.
Sì, in effetti come darti torto? Qualche anno fa, a Cattolica, un bagnante che passeggiava sul bagnasciuga morì fulminato...
:-/
@ fede
Il tempo ci scorre addosso e ci scolpisce con le rughe. E' vero, ma il suo lavoro è lento, quasi impercettibile. Poi certe rughe sono così rassicuranti... :-)
PS
"Un mare che prende e rapisce"? E' bellissimo. Grazie davvero.
a presto
Bello come quel passo lieve e senza tempo... Come la pioggia quando il cuore è romanzo, e nelle narici penetrano profumi più pungenti nell'umido dell'etere, ed ogni rumore, ogni folata di vento, suonano d'ansia accarezzando nel riparo...
Il trillare delle rondini è piena vita nel cielo tornato azzurro!
Brilla e risplende la luce nell'acqua lavata, nelle umide pozze che riflettono ovunque di spicchi cobalto...
Un lancio di baci raccolto con mani a conca dalla riva, miriadi di scintille lucenti per te!
...le braghe corte di tuo fratello e le gambe viola...
Da bambina disegnavo fantasmi. Pagine e pagine di omini coperti da lenzuola con grosse mani inquietanti e occhi nel buio.
Stavolta però non si tratta di fantasmi. Sono immagini del passato. Mi basta aprire l'archivio dei ricordi e ne escono a migliaia. Belle, brutte, intense, sbiadite. Sono il cesto da cui pescare quando voglio scrivere nuove storie.
buonagiornata
Aurora
Ora tutti sanno che non mi piacciono i fumetti e certamente lo saprà anche lui...
Mi sorprende quel "qualcosa che non sono più io". Sei davvero sicura di non esserlo più? Io mi sento sempre la stessa, da quando sono nata. Mi riconosco nelle cose che dicevo, in ciò che facevo. Io sbircio ancora fra i capelli per non farmi notare, indosso i jeans dei miei sedici anni (ora sono shorts un pò logori), e mi emoziono per le stese cose.
Mia madre dice sempre che ha capito chi ero fin dalla prima frase che ho pronunciato. Dissi "babo cà". Era il 4 novembre, avevo la febbre e soli sette mesi. Volevo mio padre.
@ N_L
"il temporale copre il rumore dell'anima", che bella immagine!
Al prossimo tuono voglio proprio vedere se succede anche con la mia...
@ hertz
:-)
grazie.
Oggi Bologna ha ripreso a respirare...
bello come il tuo commento, bello come i baci raccolti "con mani a conca dalla riva".
Danda cara,
che bello leggerti! E' una mattina un pò buia. Echi di voci lontane mi feriscono un pò. Il cielo sembra "piombo fuso", come disse un giorno un amico, ma io aspetto fiduciosa l'estate che il tempo mi aveva promesso.
baci come se piovesse ;-)
@ aurora
"selvaggia e coraggiosa" come il surfista che affrontava il mare.
:-)
un abbraccio
Un< abbraccio, Aurora
Scrivi veramente molto bene e soprattutto alleghi delle foto molto azzeccate a mio avviso...temo che, purtroppo per te ;) passerò spesso di qua :)
Mille e ancora mille complimenti per la pubblicazione del tuo libro!!
A presto
Francy
www.malatoimmaginario.com/blog
Ps: ti scrivo l' indirizzo perchè blogger mi odia e non linka mai il mio blog.. :°°(
Oggi ho visto Pepperero alla Villa B-)
se mi volto
non vedo più le tue orme
ma solo mare
acqua tra le scogliere
e distanze incolmabili
tra il mio sguardo e i voli dei gabbiani
penso anche io ai temporali in questi giorni. da studente, a casa dei miei, li passavo sotto il porticato, al riparo dall'acqua ma non dagli odori, dal vento, dal freddo che sale dalla terra. in alcuni giorni vivaldi mi faceva compagnia, in altri, solo il ricordo di quegli occhi neri che avevo visto a pisa e che mi avevano scatenato dentro temporali ben piu' violenti.
grazie.
Il ricordo del surfista nell'acqua è uno di quelli, purtroppo.
Per il resto, a 8 anni ascoltavo Mina e piangevo alle note di "Sono come tu mi vuoi"; lo faccio ancora.
A sette anni dovevi avere le idee molto chiare. Una bimba che cerca il papà. Se non lo si trova si passa la vita a continuare a cercarlo. E se lo si trova, pure.
Visto che tutti ti lasciano poesie, te ne dedico una anche io, sull'argomento. Eccola qua:
Abbraccio
Non ho ricordi di me bambina
se non
l'abbraccio struggente
che sfuggiva al controllo di mio padre,
sulla soglia dell'asilo;
l'abbraccio implorato
da me che non volevo entrare.
Oggi
ho quasi la sua stessa età di allora.
Ma di notte,
nella mia notte solitaria,
le mani cercano ancora
qualcuno che sta per andar via.
Però una cosa lasciatela dire... il figaccione biondo sulla spiaggia...perché limitarsi ad una mera e platonica contemplazione? Sarebbe stato il caso di farsi insegnare qualcosa sulla birra irlandese... ehehehehheeh :)
un abbraccio all'Irish Coffee (che con questo tempaccio ci sta proprio come il cacio sui maccheroni)
ange
benvenuta!
Per linkare il blog segui il consiglio di N_L, forse ti riuscirà.
;-)
a presto
@ N_L
E' una strana attrazione quella che esercita la Villa.
Prima o poi torniamo tutti a passare di là...
Mitico Pepperero!
@ poeta anonimo
"distanze incolmabili" dà il titolo alla mia giornata. E "se mi volto non vedo più le tue orme ma solo mare" avrei voluto scriverlo io.
Grazie per avermi prestato le parole.
PS Anche questa è bellissima e forse presto sarà canzone...
ti vedo studente, sotto il porticato, mentre ti riempi degli odori della pioggia.
E penso agli occhi che mi scatenano violenti temporali. Sono verdi e tristi e non li ho incontrati a Pisa. Ma se ci penso bene mi accorgo di non averli incontrati mai.
Ti abbraccio.
@ Alberto
Sarà che hai altro da fare...
un abbraccio sifaquelchesipuò
@ Daniela
"Sono diversa per tutte quelle volte in cui ho fatto finta di essere altro da me."
Dandapit riportò in un post un articolo del Corriere che verteva proprio su questo argomento.
Perché non torniamo a rileggerlo?
Potrebbe scaldarci dal freddo di queste giornate uggiose.
PS Grazie dell'abbraccio in poesia. E' davvero bella.
@ Adynaton
Ady, Ady, "vecchia" volpe! ;-)
"il figaccione biondo sulla spiaggia" preferisco ricordarlo così. Era un donnaiolo. Mi avrebbe messa fra le dieci bambole che non gli piacevano più, avrebbe perso la poesia, non avrei scritto questo post e non sarei qui a rispondere al tuo commento. Dopotutto, l'importante è "esserci", o no?
un abbraccio che sa di biscotti alle mandorle.
sai volevo dirti...
oggi, che le mie strade sono vene più chiuse
cerco di trasformarmi in un frammento
perso in quel frumento di luci
che sono i tuoi occhi
scusami,
se ti amo ancora un pò
quel "non so che" forse non lo sa nessuno.
;-)
@ Adynaton
alle cappesante???
@ panzabiker
grazie per i girasoli, sì mi piacciono, ma con sta pioggia mi sa che me no sto in casa.E poi, i girasoli quando piove sono tristi e di tristezza, posso assicurarti, qua ce n'è già a sufficienza.
un abbraccio
@ poeta anonimo
oggi ti scateni! Due poesie in un solo post?
Certo che questa è bella davvero.
Bellissimo il passaggio da "frammento" a "frumento".
Ti confesso un piccolo segreto.
Anzi, se è un segreto meglio che rimanga tale.
Grazie, come sempre.
Grazie infinite, a presto!!
Citazione di Concato a parte, leggendo il tuo post mi è sembrato di ritrovare qualcosa che avevo perduto, ma non so bene cosa e forse c'è ancora poca luce per sapere cos'è.
ci sono cose che non tornano più
e altre che tornano anche se non le vogliamo...
L'importante è che smetta di piovere.
:-)
@ panzabiker
ancora sul marciapiede?
;-)
@ pier
Se hai ritrovato qualcosa che avevi perduto, tienilo stretto. Di questi tempi è facile perdere le cose importanti anche solo per distrazione.
un abbraccio
sebbene i vecchi esortino ad abbandonare la spiaggia e soprattutto il mare durante i temporali, anche io simpatica brighella resto sempre a godermi lo spettacolo di luci e colori...
Ho letto il tuo profilo. "la bellezza che svanisce" (o qualcosa del genere).
Non dirlo a me! Guara che faccia che ho. La bellezza qui non è mai esistita!
Carino il blog. Penso che ripasserò!
così
bravi a scrivere
e imperfetti
tra la realtà
e il quotidiano.
la novità che non è
quella che sognavamo.
e siamo incapaci,
tanto,
a sorprenderci.
forse sbaglio ancora
a parlare al singolare,
perchè consolerebbe condividere
anche solo
le falle.
"simpatica brighella" non è male! :-)
@ baol
lo so, lo so, vuoi il nuovo post...
Abbi fiducia, arriverà. Così come prima o poi smetterà anche di piovere.
:-)
@ greg
ciao, benvenuto!
la "bellezza" che manca è forse qualcosa di più. E' armonia delle forme, melodia di colori...
@ cilions
I fulmini? Forse sì. Ma ti confesso che in certi giorni se un fulmine mi colpisse forse gliene sarei grata...
ps E' la pioggia, non preoccuparti
@ Nevio
Grazie e benvenuto.
sbagli davvero a parlare al singolare. "Condividere" mi sembra la parola giusta. Io sono qui.
Bella l'immagine che spezza il ritmo tra la descrizione del temporale (qualcosa che mi ricorda la Dolcenera di de Andrè) e le considerazioni personali, la spiaggia, il ragazzo biondo e un po' misterioso che faceva sognare nel suo navigare forte sul mare.
E bella anche la fotografia, la silhouette in bianco e nero della ragazza che cammina sul bagnasciuga, sospesa tra la terra e il mare.
bello.
Damiano da Pordenone
grazie.
^_^
@ arzyncampo
ho fatto il pieno della pioggia. Nel frattempo mi lascio travolgere dai temporali emotivi.
;-)
a presto
@ Angelo
Sentire parlare di Dolcenera di De Andrè mi commuove. Ora l'ascolto un pò.
Grazie per le tue parole...grazie davvero
ciao, lascia tutti i messaggi che vuoi. Questo spazio è vostro. Io ci vengo solo a curiosare, qualche volta.
Ps
non mi esprimo sull'iniziativa...
ma stavo scrivendo un post che vorrei dedicarti
@ damiano da pordenone
benvenuto!
le rondini come "massaie isteriche"...
bella immagine
grazie
Un abbraccio.
davvero non porto gli orecchini, ma colleziono conchiglie. Grazie.
La chiave è certamente la mia. Credo di averla persa tanto tempo fa e da allora sono fuori di casa.
@ dioniso
...eppure da qualche parte potresti trovarla. Se hai domande scrivimi una mail: leoburatti@hotmail.it
ti aspetto
assu
Saluti D
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