venerdì, agosto 17, 2007

 

SOTTO UN MANTO DI STELLE


La mia estate romana continua.

Ho seppellito la tristezza in terra straniera e fra scatti fotografici e passi incerti sul ciottolato antico, mi godo il congedo dalle tensioni di una quotidianità inceppante e una nuova libertà che profuma di caffè d’orzo in tazza grande.

E' sera a Trastevere. I pochi romani rimasti in città si riversano sulle strade coi sorrisi abbronzati e voci impastate di gelato e birra fredda. I turisti vagano rapiti da tanta bellezza, sorseggiano gocce di meraviglia ed esprimono desideri che sanno di dolce vita e stornelli urlati. Una donna coi capelli bianchi spinge aria nel mantice di una fisarmonica e due ragazze in bicicletta si raccontano pezzi di vita rotolando copertoni sgonfiati con la felicità di ragazzine in sella a un primo appuntamento.

Sono in pizzeria a festeggiare il compleanno di una principessa esotica.

Quel che resta della città transita alle mie spalle, impastando lo scalpiccio di sandali e scarpe di tela al garrito di gabbiani in volo. Un'emozione si fa largo fra le voci del menù e assume il volto gioviale di quell'uomo brizzolato e paffutello che mi siede di fronte. Lui, attore napoletano dalla comicità innata e spalla di uno dei pochi uomini dello spettacolo che abbia mai amato veramente, è seduto a un tavolino in compagnia di giovani esuberanti.

E’ Lello Arena.

Gli occhi tristi di chi è troppo impegnato a guarire l’umore degli altri e quel luccichio che fa brillare il viso dei personaggi noti e attira sguardi di curiosi e stupore.

Lo osservo. Lui non mi vede.

Non ho mai provato grande entusiasmo per i famosi. A Bologna ne ho visti tanti. Da Cesare Cremonini a Biagio Antonacci.

Ho incontrato Gianni Morandi sotto casa, Franca Valeri sull’autobus. Ho camminato al fianco di Samuele Bersani in direzione aule universitarie. Ho salutato Ayrton Senna nel sottopassaggio al Gran Premio di Imola. Ho rifiutato un invito a cena da Nelson Piquet e sono stata in osteria con Alberto Tomba. Ho parlato con Neffa e Luca Carboni, Katia Ricciarelli e Claudio Santamaria.

Ho incontrato Roberto Benigni al Thai di Milano Marittima, Nicoletta Braschi in un noto ristorante bolognese, Eros Ramazzotti agli inizi della sua carriera e Vasco Rossi in un bar della via Emilia. Ho ricambiato l’occhiolino di Alessandro Haber davanti al teatro, il saluto di Patrizio Roversi in bicicletta. Ho rischiato di investire Jean Alesi con una Samba rossa in una mattina di aprile e ballato con Mick Hucknall dei Simply Red, con pantaloni a zampa d’elefante e una lunga collana di pietre rosse.

Lello Arena è ancora al suo tavolo. Ora lo guardo negli occhi e gli sorrido. Vederlo mi emoziona. Sarà perché vicino a lui aleggia ancora la smorfia di Massimo Troisi. Oppure perché parla di teatro, di musica, di attori. Oppure perché non sono mai stata a Napoli, ma questa sera è come se Napoli e i suoi mille culure fossero venuti da me.

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Comments:
Sai, Lucia, il bello di una bella vacanza è che non finisce nemmeno quando è finita, e deve essere il mio caso. :-)
Su Lello Arena, devo dire che è una dei pochissimi personaggi dello spettacolo che conosco, forse l'unico. Da ragazzi, quando né lui né Massimo Troisi erano ancora famosi, ci insegnava a giocare a rugby a san Giorgio a Cremano. Lello Arena era cattivissimo quando ci mostrava come placcare gli avversari. Assolutamente non accettava che tu avessi paura di prenderti una ginocchiata in faccia. Ciao.
 
@ mio capitano
Lello Arena giocava a rugby? Fantastico! Sulla ginocchiata in faccia credo avesse buone ragioni per spronarvi a non prenderle. Fanno davvero male e non sempre ci si riprende...
Beato te che vivi una vacanza senza fine.
A presto
 
Una volta sono andato a pranzo con Luciano Ligabue. Era molto alla mano, ancora assolutamente non-famoso, leggermente noioso, quasi tenero.
Qualche anno dopo l'ho intervistato. Famoso, smargiasso, insopportabile: nessun dubbio sul livello della sua autostima. Non mi piaceva prima, non mi è piaciuto dopo.
Chevvuofà...
 
@ steinberger
Benvenuto!
*__*
Ligabue? Conosco il suo chitarrista. Testa fra le nuvole e quell'aria gaudente di chi ha sposato uno strumento e ci starà assieme per tutta la vita.

ps
Quando l'hai intervistato aveva già fatto la levigazione del viso?
 
complimentoni Lucia.
si vede che sei scrittrice...veramente!
scrivi veramente bene...ma la cosa più importante è che comunichi emozioni! ;)

ciao!
 
@ mimmo
benvenuto!
Grazie davvero. Alle due del mattino certe parole si apprezzano di più.
:-)
 
Pensa te... Al Thai quella sera c'ero anche io 8-O
Mi immergo per un momento nelle tue vacanze. Le mie sono pratiamente alla fine. Di due lunghe, interminabili settimane, mi rimarranno solo 4 giorni: quelli in compagnia dei miei amici romani e delle "barakke" fino all'alba. Due chiacchiere fino alle 5.00 al Casablanca, il tour Rimini-Milano Marittima in attesa del 14, i falò ormai giunti alla fine con bomboloni alle 6.00, il Papeete con il delirio di vita fino alle 7.00. E ora... Il buio e qualche foto...

PS: l'ultima volta che mi sono accorto di avere Tomba seduto al tavolino di fronte... mi sono girato dall'altra parte...

Buona notte :-*
 
Grazie del benvenuto.
No, niente levigatrice, è stato diversi anni fa. Già antipatico ma ancora perfettamento integro.
(Quanto allo sposare uno strumento... li matrimonio non è la tomba dell'amore?)
 
I personaggi famosi sono interessanti quando rimangono persone vere e senza arroganza.
Purtroppo non tutti, quando la fama li raggiunge riescono a ricordare di essere solo persone come tutti gli altri.
Non ho conosciuto Piquet ma credo che tu abbia perso qualcosa a non andare a cena con il grande Nelson... :-)
 
@ N_L
Ti invidio un pò per i falò. Non passo una serata in spiaggia da anni.
Forse dai tempi di Benigni al Thai.
Davvero c'eri anche tu?
Che coincidenza!
*__*
In quanto a Tomba, quella sera fu divertente. Si fece una storia con la mia amica..."quella alta, grande f..a"
:-D

ps
passo a guardare le tue foto...

@ steinberger
Se il matrimonio è la tomba dell'amore, presto Poggipollini appenderà la chitarra al chiodo. ;-)
ps
Chissà se le passerà gli alimenti!
Magari una muta di corde al mese e qualche nuovo effetto a Natale.
 
Cavolo che bel post. Per un attimo mi è sembrato di vedere Lello Arena anche a me !! Grazie ! :-)
 
carissima lucia, le tue parole mi rapiscono dal mio posto di lavoro starnamente deserto per essere un sabato pomeriggio e mi riportano a Roma. che voglia di tornarci, di avere+tempo x viverla.

un abbraccio
 
@ Rob
Forse su Piquet hai davvero ragione, ma avevo vent'anni e temevo mi volesse sedurre...
Pensa che cretina! Magari si sarebbe accontentato della cena...
;-)


@ s.b.
:-)
...e non avevo nemmeno la macchina fotografica


@ Laura
Ciao, già finite le vacanze?
Presto finiranno anche le mie.
Per vivere tutta Roma dovrei stare qua ancora un mese...
Ma si sa, le cose belle finiscono presto.
 
Mah, anche a me è sembrato di vedere Lello Arena, e la principessa esotica, e pure te! Per caso io c'ero l'altra sera??
Ma quelle due in biciletta per i vicoli di Roma le conosco? ...e la signora che suona la fisarmonica forse è stata persino immortalata là, di fianco al Pantheon?
So solo...
"So solo" che quando è stato messo a fuoco l'attore amico di Trosi, ci siamo strizzate in un tavolo stretto pur di restare lì a godere di Roma e del movimento!

Le parole che hai sciolto sotto un manto di stelle restano preziose chicche di sapori, come sempre!
E la tua estate romana è diventata la mia! ^___^
Baci fuggiaschi.....
 
Passa passa B-) Però dei falò non c'è nulla perché non ho fatto in tempo a fare foto. Comunque quest'anno c'era anche poca roba :-(
Tomba disse qualcosa a una mia amica facendo un po' lo spocchione. Poi un po' stupito le chiese: "Ma tu lo sai chi sono?". La mia amica fece finta di pensarci po' su, poi disse: "Ah sì! Sei quello della pubblicictà dei maccheroni!". Uaz uaz uaz :-DDDD
 
@ dandapit
Anche a me è sembrato di vederti. Forse c'eri davvero. E ci sei ancora, se guardo bene...
Per un'estate romana che va, c'è un autunno romagnolo che viene.

Baci soffiati


@ N_L
Alla mia amica, invece, domandò che lavoro facesse.
Lei rispose:
"Animatrice nei villaggi".
Lui commentò:
"Allora fai i cartoni animati!!!"
;-/

ps
ma quando stava sugli sci era davvero un grande...
 
Ti dirò, sinceramente non provo grande simpatia per i c.d. "VIP"...di quelli che hai elencato tu, pesterei a sangue Cremonini, Katia Ricciarelli, Tomba e Vasco Rossi!
Lello Arena mi è indifferente.
Io ho incontrato pochi "VIP" in vita mia: in particolare mi ha deluso Andra Roncati, simpatico nei film, ma un pò montato nella realtà (o almeno è questa l'impressione che ne ho avuto).
Ciao
 
@ greg
hahaha
*__*
Cremonini pestato a sangue? Poverino...
Su Andrea Roncato che dire? Lo conobbi al Motorshow. Con noi standiste era brillante, "marpione" come si dice dalle mie parti, ma i suoi film continuano a non piacermi.
Ps
Se potessi scegliere, desidererei incontrare Dustin Hoffman e Barbra Streisand, ma non credo sia facilmente realizzabile. Io, comunque, tengo gli occhi aperti.
;-)
 
Biagio Antonacci è famoso solo per la canzone di Cristicchi...
 
ci sono giorni



prendimi in braccio
come fossi il tuo bambino

perchè ci sono giorni
in cui la mia cruna si perde
dentro questo pagliaio d'acqua cruda

a nulla può servire
il cappotto fatto di coperta
in questa aria rubata alle bocche

quando l'occhio scotta
come la lamiera sotto al sole
poca sarà la terra che mi basta
per appoggiarmi al tuo richiamo
 
Certo che ne hai fatti di incontri...ma stavolta oltre incrociare gli sguardi hai conosciuto le sue parole di certo piu interessanti di quelle di Alberto Tomba.Kitano
 
buongiorno!! ti ricordi di me? io di vips ne ho incontrati pochi, una volta ho visto calderoli mangiare un camogli all'autogrill di san zenone, fabio fazio in una farmacia in val d'aosta, la marcuzzi a brera e recentemente mi sono azzuffato con alain delon per una colazione ..o questo era un sogno? però gliele ho date di santa ragione!buona giornata!!
 
bello il passaggio"due ragazze in bicicletta si raccontano pezzi di vita rotolando copertoni sgonfiati con la felicità di ragazzine in sella a un primo appuntamento" me gusta me gusta. complimentissimi come al solito. un abbraccio intenso
 
@ gatto silver
benvenuto!
Ahahah
Ma è nato prima Antonacci o Cristicchi? Torniamo al dilemma dell'uovo e della gallina...
:-(


@ poeta anonimo
"ci sono giorni
in cui la mia cruna si perde
dentro questo pagliaio d'acqua cruda"
Mi bastano queste parole per voler tornare a essere quel bambino e chissà se qualcuno un giorno mi prenderà in braccio...
Ora mi cullo nella tua nuova poesia. Vedo che il sole dell'estate non ha intaccato il tuo smalto creativo.
Sei fonte immensa di emozione.
Grazie di cuore, se di cuore si può parlare. Oppure grazie di stomaco, perché è lì che arrivano sempre i tuoi versi.
^__^
 
@ kitano
Ciao *__*
Una notte ho sognato Patty Pravo. Stavamo arredando una casa...
Al mio risveglio ho sistemato l'armadio proprio dove aveva suggerito lei...
Devo confessarti che ci sta benissimo.
;-)


@ panzabiker
Certo che mi ricordo di te!
Ma ora che mi hai raccontato di Calderoli, farò finta di non conoscerti. Sono allergica ai politici e ai politicanti.
;-)
Povero Alain, e pensare che bussava alla tua porta solo per portarti due paste e un cappuccino...
*__*
 
... Sei peggio di Lele Mora... Ps comunque è vero, non tutti gli incontri sono uguali, e non è detto che incontrare una persona famosa dia di più che incontrare una persona "normale"... l'importante è cosa trasmette e cosa porta con sé la persona che si incontra!
 
Ti lascio un pacchetto sullo zerbino, così lo trovi prima d'entrare a casa.
Sono le chiavi della ROMantica città, per tornare quando vuoi, tanto, anche se fai tardi per il treno in partenza, c'è quello successivo, e nulla va perduto!
Trastevere ti aspetta con le sue magiche luci e i suoi gabbiani a frotte sulle sponde del Tevere...

Mille baci al cigno con cui non riuscii a andare da Valentino (la principessa esotica mi ha detto che i manichini dello stilista hanno tutti il tuo collo, anche più esagerato!!)
^___^
 
@ Marco

Benvenuto

No, Lele Mora no!
Tutto ma non Lele Mora!
;-)
Incontrare i "famosi" ti fa solo pensare "lo conosco!".
Qualche mese fa ho incrociato un ragazzo alla stazione di Bologna. Non ricordavo chi fosse ma ero sicura di averlo già visto da qualche parte. Poi, pensandoci, ho collegato quel viso a un nome. Era Muccino.
E io che pensavo si trattasse di un vecchio compagno di scuola...
*__*


@ dandapit
Che bello trovarti qui!
Ho nascosto le chiavi nello scrigno dei preziosi, assieme alla prima lettera d'amore e a un libretto blu che parla di pace.
Spero di tornare presto. Forse prima.
Porto il mio collo a riposare. Questo viaggio verso il nord si è portato via l'ulimo respiro.
Buonanotte
^__^
 
Resto sempre stupito quando inciampo in una persona che sa osservare...appena passo da bologna terrò presente il terzo desiderio
 
@ kabalino
Benvenuto!
Io sono già passata dalle tue parti, si tratta di luoghi che conosco MOLTO bene...
;-)
a presto
 
Back in town! :-/

Lello Arena lo conobbi nel 1992.
Lavoravo a EuroDisney come cameriere e lui stava facendo una trasmissione giornalistica per RaiDue sul nuovo parco Disney di Parigi.

Mi intervistò a telecamere spente e io, reduce da 2 anni a La Gazzetta dello Sport, mi sorpresi dello stile con cui mi faceva le domande; molto informale e -soprattutto- davvero interessato a quello che dicevo.

Poi fece accendere le telecamere e ripetette quello che avevo detto io, facendomi dire ogni tanto "Sì" oppure "No" a conferma/smentita di quello che stava dicendo e che aveva appena saputo da me. ;-)

Finito il servizio mi chiese l'autografo...
Io lo guadai sorpreso e lui disse: "Sono timido. L'attacco è la miglior difesa. E poi non sapevo come salutarti e ringraziarti."

Mi misi a ridere e gli firmai la liberatoria aggiungendo sul foglio, alla voce "commenti", un enorme smile.

Non l'ho più visto dal vivo da allora.
Ma lo ricordo come un bell'incontro, amichevole e sincero.

Umanità rara.
Come la tua! ;-)

Un abbraccio smorfioso :-)
 
Scrittura frizzante effervescente, dinamica, spigliata... una lieta sorpresa
 
ciao luciaaaaaaaaaaaaa.....
come sempre leggo i tuoi post con la stessa avidità con cui leggo i libri che adoro....non riesco a staccare gli occhi dallo schermo....
sei una magia!!!!
nu kiss...
olè!!! ;)
 
Hallo!!!
Qui imbrunisce, e si sente la tua mancanza, l'estate sta proprio andandosene in punta di piedi!
Oggi, ad un anno dall'apertura del blog, ci sono varie novità che un anno fa non c'erano! ^___^

Grazie per gli auguri in diretta (ancora non ho risposto, ma presto lo farò!), intanto un bacio prima di cena!
Smack!!
 
Ciao Lucia, il tuo scrivere mi rapisce, ogni volta ne resto davvero affascinato, anche stavolta
è stato come stare seduti in prima fila a godersi un bellissimo film,
assieme a tutti i personaggi che hai conosciuto.
Grazie davvero, un abbraccio!!!!
 
I personaggi dello spettacolo: questi esseri tanto umani, quanto apparentemente irraggiungibili. E' strano, perché riusciamo a stupirci del fatto che anche loro si comportino come persone normali: andare a fare la spesa, uscire per andare al cinema o al ristorante, fare una corsa al parco, o con le valigie in mano all'aeroporto, in coda come tutti gli altri... eppure, loro sono come noi. E a parte qualche tronista imbellettato ed alcune simil-vallette con la bocca a culo di gallina, forse soffrono della loro notorietà che li rende "alieni". Io una volta ho incontrato Victoria Cabello. Mi ha scroccato una Marlboro rossa. E ho sorriso, perché ho pensato che anche i vips fumano le mie stesse sigarette :)
un abbraccio paparazzato a tradimento, Ady
 
@ Alberto
Nel '92 Lello Arena era ancora un "ragazzino".
;-)
Oggi ha capelli brizzolati, pancetta, e qualche ruga in più, ma credo che non sia cambiato. L'ho sentito parlare con gli amici di teatro e di musiche per film. Di ruoli e di parti da imparare.
Mi sembrava di essere al tavolo con lui, a bere vino e cantare stornelli.
Un abbraccio l'estatestafinendo


@ paolo
Benvenuto!
Grazie per queste parole. Mi godo il tutto sulle note di Fresu. Ne sai qualcoa?
;-)


@ prescia
Bentornata carissima!
Todo bien?
Hai portato con te un torero?
Aspettando le cronache del tuo viaggio mi godo questo panorama bolognese: il rosso dei tetti, la pioggia e l'edera che danza...
Hasta luego!
 
@ dandapit
E' un nuovo giorno. Bussa per entrare. Dice che porta doni e frutta del suo campo.
E' un giorno di speranza.
Gli sorrido e facciamo colazione insieme.
A presto
Baci e biscotti all'orzo
*__*


@ freespiritman
:-)
Grazie.
La prossima volta ti preparo anche i popcorn ;-)
Un abbraccio anche a te.


@ Adynaton
Questi vips!!!
Anche loro a scroccare sigarette!
Una notte vidi Wynton Marsalis mangiare mortadella e bere sangiovese in un'osteria del centro. Mi sembrò strano, inusuale. Come se, nel nostro immaginario, certi personaggi debbano rimanere esenti dalle azioni del quotidiano...
Pensa che Jovannotti frequenta anche la toilette. L'ho visto uscire da quella di una discoteca di Misano mentre ancora si stava asciugando le mani...
;-)
Un abbraccio senzaseesenzama
 
Sempre bello come scrivi, sembra di essere a Roma insieme a te :-)

Anni fa mi capito' di incontrare Mick Jagger a una private view alla Tate e sono stato in dubbio fino all'ultimo se interrompere le sue chiacchiere con una bisbolona alta il doppio di lui e con la meta' dei suoi anni. Poi non l'ho fatto e me ne sono sempre pentito. Sarebbe bastato dire "Grazie per la tua musica".

Da allora ogni volta che per strada o in un locale qui a Londra ho incontrato qualche personaggio che mi piace (da Mick Jones a Peter Buck, da Patti Smith a Ken Loach) mi sono sempre fermato a fare due chiacchiere, trovandoli regolarmente gentilissimi.

Non mi ha dato l'impressione di dare loro fastidio, anzi, sono sempre stati loro a proseguire la conversazione quando mi sembrava fosse il caso di non abusare del loro tempo e lasciarli tranquilli.
 
la pioggia??????ma solo quio fa un caldo boia??????uffaaaaaaaaaaaaaaa......
 
@ fabio
Peccato davvero per Mick Jagger. Chissà se un giorno lo incontrerai ancora. Magari potresti cominciare col raccontargli che tanti anni prima lo avevi visto chiacchierare con una "bisbolona"... ;-)
Patty Smith e Ken Loach mi sembrano un bel colpo. Altro che Cremonini!
Una notte, un amico che si trovava a San Francisco, incontrò Dustin Hoffman. Ci ha raccontato di avere passato quasi l'intera serata con lui. Voleva a tutti i costi imparare nuove parole in italiano, e il mio amico gliele insegnò.
:-)
Credo sia stata una delle serate più curiose di tutta la sua vita.

@ prescia
Piove ancora e se ti può consolare, presto pioverà anche da te.
Io, mi preparo per l'ultima ondata di sole. Ci vorrei annegare se fosse possibile.
A presto
*__*
 
Una volta anche io enumeravo i "vip" incontrati nella mia vita, così per gioco: divertente! Di contatto diretto posso solo vantare un Natale passato con Irene Papas. Un saluto!
 
@ 72lenin
Benvenuto!
Incontrare "vip" è qualcosa che ti fa pensare: "Toh, c'è anche lui!"
Sono pochi quelli che desidererei conoscere. Forse Monica Vitti e Giancarlo Giannini. Da bambina avrei voluto parlare con Miguel Bosè, ma ora, forse, non saprei prorpio cosa dirgli.
:-)
ps
Un Natale con Irene Papas?
Figo!
 
ciao.domani parto. un bacio.ti porto con me
 
Grazie. Non so spiegarti come o perchè, ma solo leggere i tuoi post mi ha regalato emozioni. Complimenti, e grazie.
Grazie, inoltre, di aver letto il mio blog: mi sento onorata di avere ricevuto la tua visita, davvero grazie.


un abbraccio.
 
@ panzabiker
Buon viaggio e se mi porti con te ricordati di farmi uscire dal bagagliaio per respirare.
;-)
A presto
un bacione

ps
scatta mille foto
 
@ laura
Ciao amazzone dal cavallo stanco, benvenuta!
Il tempo è ancora incerto, ma presto tornerà il sole. E tornerà anche da te, così potrai ripartire per il tuo viaggio.
A presto e grazie
*__*
 
Ciao Lucia ,
molto bello qui ,.....

... e c'è chi dice che a roma si è sempre in vacanza . . . .


ciao

filemazio
 
Che bella questa tua pagina di diario:)
Sono contento tu abbia passato una bella vacanza romana... beh, dopotutto, avevi una cicerone d'eccellenza;)

Cesare Cremonini...
 
Oasso per vedere come se la cavano Gregory Peck e Audrey Hepburn sulla Vespa. Mazza che tempi, q1uelli!
 
@ filemazio
Benvenuto!
"e c'è chi dice che a Roma si è sempre in vacanza"
Chi lo dice, sa di cosa parla!
A presto
*__*


@ Cilions
Ciaooooooo
La bambina di Trastevere è un'ottima guida.
Abbiamo consumato suole di scarpe e copertoni di biciclette per girare tutta la città e per ogni luogo c'era un racconto di vita...
Cesare Cremonini?
ahahah
Pensa che stanotte ho sognato Gianni Morandi. Il post mi ha dato alla testa.
*__*
Bacioni bolognesi
 
@ miocapitano
Gregory e Audrey stanno meglio di noi. Vagheranno su quella vespa finché qualcuno proverà piacere nel guardarli.
Come vedi, passare per vedere come se la cavano, serve a tenerli in vita.
*__*
a presto
...che tempi quelli
 
Cavolo, quanta gente conosci... Nel mio palmares vanto solo un involontario tentativo di investimento di Stefano Tacconi (sulle strisce pedonali, aveva pure ragione lui), e una canzone suonata con Ron nel 1994.
Tutta roba di poco conto.
Di Lello Arena consco poco, un pò di più Troisi. Di quello che ricordo ho l'impressione che gli occhi tristi di chi è troppo impegnato a guarire l’umore degli altri li avesse pure lui.
 
@ pier
Sì, caro Pier, "gli occhi tristi" li aveva pure Troisi.
Ma suonata con Ron già la conoscevo e non mi sembra roba di poco conto, anzi.
un saluto sotto la pioggia
 
Proprio quest'anno ho avuto modo non solo di conoscere, ma persino di lavorare col mio amore di ogni tempo: Max Gazzè. La cosa purtroppo non è andata in porto per motivi altri (non ci hanno dato il finanziamento promesso) e non so se riusciremo prima o poi a organizzare lo spettacolo che abbiamo scritto insieme. Però vederlo e conoscerlo non ha cambiato l'emozione che provavo ogni volta che lo sentivo o vedevo cantare. E' un vip, e come tale ha uno scarto rispetto alla gente comune; c'è, e non si può far finta che non ci sia. Come il Capodanno: mi fanno ridere quelli che dicono "per me è un giorno come un altro"... non lo è! Ovunque ci si gira si vedono festeggiamenti in atto, fuochi di artificio, un'atmosfera diversa. Il Capodanno è un giorno diverso dagli altri.
Così un vip rimane un vip: Max non poteva prendere la metropolitana per venire alle riunioni di lavoro, se si usciva insieme veniva bersagliato dai fans e mille altre cose. Un vip è un vip. Ed è qualcosa che toglie almeno quanto dà.
Io patisco un pò il vippismo. Sono di quelle che si intrufola nei camerini dopo i concerti per chiedere l'autografo, che fa di tutto per arrivare in prima fila. E a volte serve: a Max ci sono arrivata così. Ora ride alle mie battute, e non è poco.
So adulare i vips che amo; ma allo stesso modo so denigrare quelli che non sopporto. Ignorarli è la più potente delle offese, se un vip non sopporta l'indifferenza è un uomo che vale veramente poco.

Un abbraccio sarannofamosi!
 
Adesso che ci penso ho visto Massimo Boldi che saliva sul suo yacht a s.tropez, e alla festa dell'unità ho incontrato riccardo cocciante allo stand del formaggio...dovrei rimpolpare il mio carniere di vips...
 
@ Lucia: il tuo modo di fraseggiare mi piace davvero.

@ Panzabiker: l'immagine di Calderoli in combinato con un Camogli è più di quanto riesca a sopportare a quest'ora..

@ Miocapitano: sei di S. Giorgio? veramente un "grosso" posto..mi è sempre piaciuto molto.

Saluti a tutti...
 
Se lui era un "ragazzino" io ero proprio un "bimbo" (24)!!! :-D

No, no...
Ti assicuro che aveva già pancetta e capelli brizzolati, anche se non aveva ancora rughe.

E comunque, grande umanità e umiltà.
Qualità non da tutti, tra quelli che arrivano.

Un abbraccio gossip :-)
 
@ daniela
Max Gazzè è davvero un grande.
Mi è sempre piaciuto.
Certo che conoscerlo deve essere stato emozionante...
Ma quando tornerò a Roma me lo presenterai?
In quanto ai vip e al Capodanno sono d'accordo. Non solo non è un giorno come gli altri, ma spesso chi lo snobba lo fa perché non ha ricevuto inviti interessanti per il veglione.
;-)
un abbraccio
a presto
 
@ kabalino
rimpolpa, rimpolpa...
Io credo di avere visto Bob Geldoff all'aeroporto. ;-)

@ Bestès Lone Wolf
Grazie! *__*
Benvenuto!

@ Alberto
Ah già. Lo sai che la matematica non è mai stata il mio forte.
Un abbraccio funzionedisecondogrado
 
e non hai ancora conosciuto me...
ma quante "vip" c'hannno provato con te???
...hai capito...

cmq grande Lello
 
Pochi giorni fa ho incontrato Ballo, il bassista di Cesare Cremonini in stazione... Per sua fortuna non avevo con me il tritacarne!!!
In compenso sono felice di averti portato il poster di BOBBY SOLO autografato per la tua mamma!
BACIONE GRANDE!
Fadiesis ;)
 
No!
Daniela, anche tu?!? ma cosa ha preso tutti quanti? E' contagioso?
Devo preoccuparmi...dev'essere contagioso...
(Sto riferendomi al modo di salutare che rimbalza di blog in blog, da una chiusura di commento all'altra!)
Sorry, Lucia!
Posso invadere ancora?
Posso tirare le orecchie a Cilions e fargli una scenata di gelosia qui per qui? Lui sa perchè!(...e tu anche!...e L. può immaginarlo!)

Ecco, ora rientro nel topic.
Una volta ho incontrato Carlo Verdone all'aeroporto Leonardo da Vinci, una volta Demetra Hapton a una festa da sconosciuti, poi ho incrociato Cristian De Sica a una mostra di oggetti Country, e conosciuto suo figlio quando aveva 3 anni e la sua mamma (sorella di Verdone) in una festicciola di bimbi molto piccoli...
Ho preso lezioni di danza a fianco di Nancy Brilli, negli anni in cui ballava nel musical "Se il tempo fosse un gambero"; ho cenato nella trattoria, a Ceri, dove, un tavolo più in là c'era Massimo Boldi; mi è capitato d'incrociare, ahimè, anche Sgarbi per via di S.Michele, e ho fatto finta di non vederlo mentre lui quasi mi squadrava incredulo per la mia indifferenza...e poi, se mi spremo un po' qualcosa ancora potrei ricordare, a parte Lello Arena una decina di giorni fa!

Se mi torna in mente qualcuno, posso tornare o il tempo è scaduto?
Baci della buonanotte, con braccia inermi! ^_^
 
@ krepa
Effettivamente non ho ancora conosciuto te!
Ahi ahi, grave mancanza. Ma tengo sempre a portata di mano lo scatto di una macchina digitale per immortalare l'evento.
;-)
ArrivedOrci

@ Fadiesis
Io Ballo lo vedo sempre a spasso col suo cane. Ma forse è il cane che porta a spasso lui. Boh!
^__^
 
@ dandapit
Verdone mi piace. Se lo avessi incontrato mi sarei fatta una risata.
Lo ricorco con basettoni in "bianco rosso e verdone".
Anche tu Lello Arena?
Che strano.
Davvero strano...
Mediterò.
^__^
baci dell'ultimo sole
 
a me piacerebbe un casino incontrare verdone in versione "un saccobello"...nel senso che qualora lo dovessi incontrare gli chiederei una interpretazione immediata del figlio dei fiori....lo adoroooo....


certo che furio....che personaggi!!!!....tutti i miei amici fissati con qualcosa io li chiamo "furiooo...non ce la faccio piùùùùù!!!"
;)
 
In giro per Roma si parla ancora di "certe" due, a zonzo, a far baccano e festeggiar compleanni!
:-))
Ciao D
p.s.
Anch'io adoro Arena... ha proprio ragione la pubblicità "sempre un pò di più- Arena ti daaaaa!"
Si, lo so... questa è pessima ;)
 
@ prescia
Verdone in versione "figlio dei fiori" è strepitoso.
:-)

@ diego d'andrea
Quelle "certe due" hanno custodito la città in tua assenza. Come un cambio di testimone. Ora è tutta tua. Mi raccomando, trattala bene e che non faccia la stupida stasera...
;-)
Bentornato!

ps
la battuta è davvero pessima, ma te la perdono. L'estate sta finendo e immagino che anche tu stia diventando grande e questo non ti va.
Sbaglio?
 
No, non sbagli... e per di più da quando l'alba si e' fatta strana ho perduto la tramontana!


:-)

Bacio D

P.S.
quest'autunno, poi, prevedo inondazioni... ce l'hai un canotto capiente? Prenoto un posto!
 
@ diego d'andrea
il canotto è capiente, ci staremo tutti.
;-)
ps
ti tengo un "post", stai tranquillo!
 
E vabbè....ma basta stare vicino a te per incontrare uno famoso :)
Sono tornato...e spero di scrivere almeno altre 15 righe :)
 
Ritorno!
Sì, non posso non tornare...
Il duetto Lucia-Diego è terribile!!
anzi: TERIBBBILE!!!
Avete visto troppi Carosello e Sanremo...
Però, devo dire che alla battuta di "sempre un po' di più-Arena ti daaaà", sono scoppiata in una risata fragorosa!!

Lucia, quanti "post" hai nel canotto???
(povera me!)
 
@ baol
bentornato!
Io vago ancora per l'Italia vacanziera, ma tornerò.
E scriverò 15 righe anche a te.

ps
a propostito, COMPLIMENTI! Presto ti dirò.

ps2
non hai ancora cambiato l'avatar?
;-)


@ dandapit
Torna torna! Conosci la combinazione segreta del portone incantato...
E non dimenticare che un "post" per te ci sarà sempre.
E' quello accanto al "finestrino" con vista mare.
*__*
ps
qua nel paese del vento è ancora estate(qualcuno cantava "laggiù nel paese dei tropici, dove il sole è più sole che qua" e non so perché ma mi è tornata in mente).
a prestissimo
ho già fatto i biglietti
;-)
 
Ciao cara.
Un saluto veloce.

assu
 
un salutino di passaggio.....
ciauuuu....buona giornata.... ;)
 
Ti ho linkata! :)
 
Ehilà, lucia, come te la cavi con il disegno? Magari ti difendicchi come me. Ciao. :-)
 
Beh, cavolo...Tomba, ma soprattutto Senna....mi sarebbero tremate le gambe!
Lello Arena pure mi piace moltissimo, certo che Troisi...
 
Uffa!!
Voglio un post...
E non solo sul canotto ;-)
Dai, su, fatti sentire!

Ciao D
 
@ ASSU
@ prescia
@ mio capitano
@ baol
@ spiderfedix
@ diego d'andrea

un saluto a braccia agitate, dall'altra parte del riva.
Impugno i remi e pubblico il nuovo post.
:-)
 
Ciao.
Io sono quella della samba rossa: insieme stavamo investendo Alesi davanti alle due torri! Ed io che non lo avevo riconosciuto (ma tu si...:-)) gli avevo anche dato dell"idiota" perchè era in mezzo alla strada!!! Ricordi??
 
@ donna della samba rossa
hahahahahah
ricordo ricordo.
Non è l'unico ricordo.
Nel bolognese si vocifera di un prossimo incontro amici vecchia guardia promosso da me e da un commercialista di tua conoscenza.
Tu ci sei, vero?
 
Cantico dei Boschi
Tra il verde fogliame,
canti di voci misteriose
penetrano nel profondo di ognuno.
Sono rami piegati alla volontà
che il vento declina
nei cavernicoli di un respiro profondo.
Hanno il sapore di frutti maturi.
Sono il ciclone,
"la capacità di spazzare via le paure".
Sono le voci della coscienza,
"al suo centro la serenità".
Hanno la sensibilità di ascolto
di voci provenienti dall'alto
che si liberano
in un cantico celestiale,
quando le illusioni
restano preghiera
sulla terra ancora umida
di forti emozioni,
quando i petali diventano l'etica
di un valore supremo,
"l'uomo si accende di luce"
diventa senza alcun volere
"il seme che germoglierà ancora".
Saprà respirare i profumi in altri boschi,
in altre terre lontane
e la sua anima
saprà varcare cancelli fioriti,
capaci di ascoltare con amore.















Pallida luna
Piano forse pianissimo
lo strano fruscio della pioggia
d'aprile,
batte sui tetti arroventati
dal pazzo sole incandescente.
Sceglie le ore pomeridiane
come i tramonti da dimenticare.
Per casa passeggia
un bambino
che aspetta teneramente
un forte segnale d'allegria.
La sera si rischiara
timidamente
dietro le nuvole
e viene la luna
a rasserenare
questa giornata.
Saprà ancora imitare,
una luminosa parodia
nel verso
di una poesia decadente?













Grassano

Come l'aurora,
come le stelle cadenti
che bruciano
dentro le proprie radici,
"amo Grassano".
Come meteora vagante
mi disperdo
dentro le stanze della politica.
Appesa ai ricordi
l'amo ancora!
Con le sue terre brulicanti
di vigneti,
ubriaca come chicco alcolico
dentro gli avvenimenti importanti.
Dentro i crepuscoli
mi sento adagiata,
come le fiamme rosse
della cultura surrealistica,
pensosa nei carboni soffocati
sotto le macerie incenerite,
della storia.










Cercami
Quando senti il fischio del vento
cercami senza parole.
Quando tristemente bussa
la tua verde malinconia
cercami nei primi albori mattutini,
mentre un'ombra ti accompagna
lungo i sentieri rigogliosi
di una meravigliosa Primavera.
Quando bussa alla tua porta
quell'incredibile senso di dolore
cercami ancora,
troverai il vortice incredibile
che ti trascinerà
lungo altitudini inimmaginabili.
Sentirai quel velo negli occhi
offuscare tenue presenze
alle tue spalle.
E parlerai come non mai
nel sonnecchiare di attimi quotidiani.
I tuoi occhi diventeranno ruscelli limpidi
tra montagne festose.
E il tuo pensiero
diventerà oceano sconfinato
che non cesserà mai di esistere.
E i tuoi colori diventeranno
sempre come i tuoi sorrisi
da conservare.












Il Basento
Il cielo è più cupo di sempre,
il Basento mormora
torbido fango.
Il viale sussurra sfumati pensieri
cercando una voce amica.
C'è il fiume che tacito
mormora la sua presenza.
Lo specchio in burrasca.
"Dentro al velo dei suoi occhi"
stormi di uccelli neri.
C'è il dipinto di una madonna
dentro la chiesa solitaria.
Il suo panorama bagnato dallo scroscio
di una pioggia battente;
ha l'effetto di comunicare
con la natura più bella.
E' forse un angolo di paradiso
da ammirare ai piedi dei monti
dei giardini grassanesi.















Ti libererò l'anima
Un caldo fascio di luce
Scivola dentro i cavernicoli
Dell'anima.
Ha forti radici di esoterico.
Vaga come un guerriero errante,
Alla ricerca del suo bambin Gesù.
Io, la tua Dea in amore,
Vago lungo le sponde del fiume,
Nelle tenebre di una notte
Di luna nera.
Ti libererò l'anima
Guerriero Errante,
Perché niente
E' più esoterico
del grande Amore!

















Ci ho provato a separare le onde
Ci ho provato a separare le onde,
quando al risveglio
una barca piena di sogni
si affondava come naufraghi.
Ci ho provato a sorridere
sopra le onde del mare,
quando il dolore del vuoto
diventava tenue arcobaleno.
Poi in fretta riprendevo il largo;
"dove il mare"
sembrava nient'altro che cielo;
"dove i sogni "
diventavano bandiere colorate
da sventolare.
Ci ho provato
ha liberare l'anima pura,
dentro i cancelli arrugginiti;
quando qualcuno ha rapito
il mio corpo causale
e ha tagliato i miei dubbi
in due personalità.
Ci ho provato
a cancellare l'infinito
dentro i balconi del mio silenzio;
ma l'aurora mi ha colta di sorpresa.
E l'etereo sembrava quasi visibile
dentro al mio piccolo mondo.
Una cosa soltanto
non ho ancora provato;
"ma il desiderio è grande":
"vivere fuori dal tempo,"
dentro un Amore Grande.




La sincronicità delle mammole
Quel feeling etereo
dal profumo di mammole
albeggiava
tra i rossi vigneti,
giocherellando
tra i grappoli odorosi
che sanno ancora di sterile.
Quando con la forza
della passione più pura
"il Vichingo"
ha osato estirpare
le sterili siepi
di mammolo in fiore.
Ritratto Normanno ebbro,
forse caduto tra le braccia
del profumo di Sophya
"vibrava nel letto infuocato."
E i sogni si accendevano
nella trasformazione più pura.
Nella danza,
insieme ai profumi
nasceva la sincronicità delle mammole.
Eppur Romeo
non esisteva già da un pezzo
quando si assopì
nel feeling
-di un AMORE Singolare-

















La Dea della Luce
Nel giorno più corto dell'anno
l'animo prese fuoco verso la luna.
Danzava come una leggiadra cerbiatta
la Dea della luce.
La luna romantica prese ad ascoltare
dentro al vortice dell'animo mio
cerchiando lingue di fuoco;
"sembrava già giorno."
E nessuno riusciva
più a fermare
questa danza armoniosa.
Radiosa nel cosmo
incontravo l'anima gemella
e il corpo diventava eterica rugiada.
Stelle filanti annunciavano
già l'aurora più romantica
nel calice della luce.
E la notte già spenta
esprimeva i versi più dolci;
e l'uomo sembrava
un fiordaliso narciso
"venuto dai cieli".
E quando si esprimeva col silenzio
nelle indescrivibili emozioni
tutto s'inoltrava verso l'infinito.










L'illusione
Se ti è stato donato
"il dono dell'illusione"
colora l'infinito di parole;
Colora i gesti inconsueti,
mentre i sogni ti ristorano
cancellando
la pesante materia.
Se lo spazio e il tempo
sono senza misure
allora inebriati dinanzi
ai colori inesistenti.
Se per poterli descrivere
hai bisogno di pennelli,
usa le grandi iridi sfavillanti.
Se per tutto questo
c'è soltanto bisogno dell'illusione,
allora cancella la ragione
e comincia a sognare.
perchè se cerchi DIO
non lo troverai mai dentro
il tuo piccolo scrigno,
ma soltanto nella percezione
della Grande Madre Natura!









Luna Selvaggia
Un solitario impulso di piacere
ti condusse per mano
verso la meta ombrosa.
Una fresca carezza
albeggiava il tuo respiro,
[ questo tumulto dei sensi]
e lasciava rifiorire,
un'emozione nuova e scintillante,
mentre un giardino incantato t'invitava
a lasciar germogliare
la tua vita.
Nel sole di settembre
un custode della porta del tempo
ti regalò un dono così grande:
"capire il tuo passato"
(mentre il cuore si schiuse
per guarirti dentro);
donandoti
una preziosa lacrima di Luna.
Il cielo ti invitò ad ascoltare
i suoni della natura,
creando la sinfonia della nostra vita.
Tra le braccia dell'istinto
"la sensualità"
gradiva il miele svelato dalle fate
e la vita ci raccolse i sui toni
in coppe di fiori.
Tra i baci ancora umidi,
alloggiando per un attimo sulla
Luna Nera dell'inconscio
si poteva creare la nostra luce.










Credere
Vento di maggio
Dentro camere chiuse
Dietro le sbarre
Debole profumo
Anima che danza
Come spirito libero
Tra i profumi selvaggi
In alto tra cielo e terra.



















Violetta Africana
Una violetta africana
mi è apparsa nei sogni
in una notte serena
nel mese d'ottobre.
Volava come una foglia sperduta
da un tappeto di foglie ammucchiate.
Cercava un sentiero perduto
tra le pagine del Vangelo.
Ma il tempo
non era che profumo di viole
nel caldo africano...
E come clessidra
spiravano
montagne di dune.
E il cammino verso il Nulla
sembrava pieno di buche.














Nell'anno di nascita
Portavo nel primo vagito
già forti radici di "albero".
Dentro cornici di cielo
già storie misteriose.
Nel canto dell'aurora,
già storie comuni
di gente familiare.
Nell'eco di un tuono
la sorgente infuocata
fu presa a modello,
nel delicato profumo
di un incontro.




















Poesia.
Poesia
è amplesso
d’amore,
è attimo
di felicità.





















ANIMA
Anima
sei la brina che posa
lungo la valle
di questi giardini
del fertile Basento.
Gli alberi spogli
di questo inverno.
Le luci accese
sul rosa dei monti
del primo albore.
Il bianco sorriso
che impagina i ricordi
nella luce di una candela.
La dolce visualità
di un panorama radioso
che accende d’azzurro
la tua anima,
sulla soglia del Monastero
di Santa Chiara.

















MAMMA
Il tempo
è diventato
neve,
nei tuoi capelli.
I tuoi pensieri
sono diventati
tempesta,
nel tuo cuore.
Il tuo sorriso
pieghe
amare,
di incomprensione.
I tuoi occhi
nei miei,
una inquietudine
che non si spegnerà
mai.















POLVERE DI STELLE
Nel cielo vibravano
le stelle,
offuscando la notte
di un velo trasparente;
come polvere bianca
guardavo la luna,
nascosta
da nuvole di passaggio.
Fumavano le ciminiere
come code di aironi;
tanto che volevo
dissolvermi anch’io
come polvere
di stelle.
















ROSE DI MAGGIO
La città profuma di smog
in questo mese di maggio.
Lungo i viali
soltanto blocchi di pietre,
cemento e orizzonti infiniti.
La lunga scia di un treno
percorre ferrovie velate
di un bianco orizzonte.
Deraglia stanco il respiro
ai confini
senza più aria da godere.
Pochi istanti per mirare
l’ Eden...
dal profumo di rose,
in questo mese di Maggio.















LE QUATTRO STAGIONI
Ho domandato all’Inverno,
che imbiancasse
di neve
questo meraviglioso
paesaggio;
forse perché non volevo
vedere pietre di ghiaccio,
trattenere il mio pianto.
Ho domandato alla Primavera
che fiorisse
per me;
forse perché non volevo
comprendere,
quanto fosse difficile germogliare
nel cuore del tuo prossimo.
Ho domandato all’Estate
soltanto cieli azzurri;
forse perché è impossibile
lottare
in un mondo
così nero e spietato.
Ho domandato all’Autunno
di trattenere l’ultima
foglia sul suo ramo;
forse perché
di tappeti variopinti
di malinconia,
ne ho vissuti
già tanti.
Ma ancora non ho ringraziato
il Creatore,
per avermi dato
il dono più grande
"che è la vita".










GLI ANNI
Fogli sgualciti
durante un temporale,
nel vento bagnati...
Così lontani
come
volo di rondini.
Senza alcuna meta,
abbandonati
come vecchio rame.
Così nascosti
nella memoria del tempo.



















Attimi fuggenti.
Potesse il tempo
lustrarmi la mente,
come il cielo
ricalca la mia confusa
moralità.
Potesse spazzare
il vento ciò che il cuore
mi detta.
Tutta la mia vita
diverrebbe
come tempeste
di diamanti
nel mare aperto
della mia acquisita
certezza
dell’attimo fuggente.

















Sei...
La malinconia
di una statua
in una nicchia
di rocce.
La porta socchiusa
di una vecchia casa,
nel cuore che muore
sui gradini erbosi.
Le mura prive
di fondamenta
di un grande edificio.
La pioggia che batte
sui tetti in rovina.
Lo sguardo spento
di un vecchio
sulla soglia
della lunga strada.
E, certamente vorresti
essere
quella rosa
che riuscirà
a fiorire
con un po’ di calore.











Nel mio paese.
Ho immaginato:
le case in rovina
del mio paese,
le foto ricordo
dentro al cimitero,
gli angeli sognare
nel cuore di una notte,
il pianto dei bimbi
nell’emisfero
del tormento,
la guerra spietata
portarsi via
ogni gioia
di vivere,
il tempo, che incrocia
le assurde vicende
di ogni storia.
Ma, ancora
attendo
fiorire
un lungo sorriso
nel mio cuore.














MILANO
Milano
tra la nebbia.
Milano
illuminata.
Milano
da vivere.
Milano
tra i fogli
di memorie,
come pezzi d’argento
di immagini vive.
Un tempo, io
emigrante,
schivavo i tuoi orrori
come lepre impaurita,
abituata
a un’immensa
quiete.
Poi il tempo
lievitava la mia ragione,
insieme alle tue vie
maestose.
E...come cumuli di radici,
mescolavo la mia origine
alla tua.













Natale ‘96.
Luce accese
nei vicoli sconosciuti.
Ombre umane,
dettagliati
nel desiderio
di anonimità.
Un uomo solo
non si illumina,
resta nel buio,
in penombra,
mirando
l’indifferenza
di ognuno,
nella sua
solitudine forzata...
esterrefatto...
abbracciando
le stelle
in cerca
di un contatto
pieno di calore.













Sogno.
Su un dolce pendio
poggiai i miei pensieri.
Verso sera,
senti che rotolavano giù,
senza nessuna resistenza.
Mi accorsi
che sognavo,
ed io piuma leggera,
non sentivo più
il mio corpo.




















Un giorno d’autunno.
Fuori, le nuvole
sembrano lupi
che il vento
carezza con violenza,
con scariche di fragorosa
elettricità.
Non molto distante,
un’ombra
rimane a mirarti,
perduta nella sua confusa
moralità,
in un mare di pensieri.




















Il mio cuore.
Il mio cuore,
ha bisogno
di spazi aperti...
lontani,
con la faccia umida di rugiada
verso la terrazza del mare.
Il mio cuore ha bisogno di prati,
di fiori odorosi
fioriti sotto le montagne aperte.
Il mio cuore
ha bisogno
di verità
nascoste da lunghi
silenzi, forse veri
e profondi.
Ma i giorni trascorrono
sbattendomi in faccia
questi viali apatici
di questo chiuso paese,
lasciando emigrare
il mio cuore
verso città conosciute.













Sapore di libertà.
Ti porto via libertà,
come i miei giorni
trascorsi al buio
in un cesto colmo di farfalle.
In un giorno grigio,
tra la fitta nebbia,
sto inebriandomi
con un volante
tra le mie mani;
asciugando
le mie arse lacrime.
Qui, sotto questa fitta pioggia,
a lenire il mio dolore
con immagini sognanti.
Non c’é più tempo
che mi lega a te
mia perduta libertà.
In questo istante
davanti a me,
compare un indimenticabile
arcobaleno.
Ho deciso,
vi libero mie tristi
farfalle...
come i giorni
della mia perduta libertà.



"Giuseppina Pontillo,,
è nata a Grassano (prov. di Matera) il 18.3.1960 dove attualmente risiede.
Nel 1994 sue poesie sono state lette da alcune emittenti radiofoniche regionali.
Nel 1995 ha partecipato e vinto, a Pescara, il 7° Premio -Internazionale
di poesia e narrativa "Gabriele D’annunzio".
Nel 1996 ha partecipato a una lettura pubblica di poesia tenutasi al teatro "Francesco Stabile" di Potenza e al premio internazionale "Città di Pomigliano d’Arco" (Prov. Di Napoli).
Nel 1997 ha partecipato, a Ferrandina, al concorso letterario "Poesia Donna".
E’ stata pubblicata nell’antologia intitolata "Schegge di poesia e di narrativa di autori contemporanei" edita da Cronache Italiane (Salerno).

Giuseppina (Giusi) PONTILLO
Poemi inviati in luglio 2001















“Angelica”
Angelica cerca invano
Il sentiero divino
Tra petali di rose appassite.
Sopra fiumi di silenzi
Naviga
Una stanca caravella;
Nel verbo infinito
sponde arroventate
Cieli tersi di fuoco
Di essenze magiche;
E non è pace il mistero!





Profumo di primavera

Ancora per poco
non è primavera.
Risuona festosa
Tra cinguettii di passeri;
gli Angeli volano
su vette indimenticabili
come bianche chimere.








Lourdes
Viaggio stanca pellegrina ,
e siedo a questa limpida sorgente.
In attesa bianche emozioni .
Nel tuffo leggero
la materia invoco
nella trasformazione;
la capacità sospesa
tra cielo e terra con l'infinito.
Strane queste emozioni
chiuse in una conchiglia;
Seme in una rosa antica,
in attesa del Grande prodigio.







Le tele fantastiche
Ho comprato delle tele
per dipingere gli attimi felici.
Ho comprato dei pennelli
per colorarle all'infinito.
Ho appeso la prima tela,
con il più bel sorriso
di un bambino;
e l ‘ho appesa
nel cielo azzurrino.
Ho dipinto la seconda tela
mentre la neve
copriva l'azzurro del cielo;
era l'amaro sorriso
di una madre,
in attesa di un tiepido raggio di sole.
Ho appeso la seconda tela
nel mio cuore...
Ho sospeso attimi,
aspettando che questa esistenza
impazzisse...
Ho colorato le tele
di tutti i colori nel mondo,
per vivere la vita in assenza,
dentro la vera essenza.
La vita va vissuta così
" attimo dopo attimo”:
senza attese.


Un angelo

Vorrei un angelo al mio fianco ;
un uomo dentro ai sogni;
che portasse la luce
nel buio dell'anima;
che fosse sinfonia silenziosa.
"Quell'uomo":un angelo!
Nel largo sorriso
come fulgida perla.
Nei lontani orizzonti,
soglia dei deserti.
Vorrei incidere tante dune
come messaggi ;
tante perle come ancore
dentro ostriche ,
per donare ad ognuno
il suo cammino.












Sinfonia
Musica divina è sinfonia;
caldo tepore della natura.
Anima vermiglia
in assenza di verbo.
Un uomo passeggia
sulle onde invisibili.
In eco la tua voce
uomo senza tempo!


















Rosellina blu
Le montagne sono alte :
Sono paradisi sconosciuti.
Il sole di fresche ombre
...è Dio.
Sembra soffio di aria pura.
Numerosi folletti
Accendono il mistero.
Una rosa lungo il sentiero
non ha profumo.
Dipinta di blu,
un'onda d'azzurro svanisce.
Ero io…
La tua Rosellina selvatica,
piena d'amore!












I profumi di questo inverno
Sono lamenti quei laghi di fango ;
sono infiniti!
Sono bucaneve fioriti nell'Antartide
di mere illusioni.
Sono gelide notti d'inverno ;
pallide primavere di fede;
albe accese da diafane presenze
dall'intenso profumo di bucaneve .


















Il sentiero della verità
La verità non segue un sentiero;
è Grande nella trasformazione
come" neve"...
E' di un rosso vermiglio
appesa ai cespugli
sfioriti di biancospino.
Soffice respiro
sotto rocce disumane;
è l' ignoto il suo Paradiso!

















Alle nuvole
Alle nuvole impaurite
si cancella un'alba stupenda;
al soffio del vento la tristezza.
Ha pianto lacrime di sgomento
una speciale nuvola nel mondo.
Tutti la rincorrono
come una nuvola che fa pena.
Passata la pioggia,
il sereno non ritorna.
Riprende più malinconica e triste
quella nuvola sperduta
negli occhi sgranati
di un bambino negro.









Spirito Ribelle
La montagna silenziosa
mi si apre dinanzi,
spirito ribelle.
Sinfonia maestosa
giocherelli nell'aria
nell'aprica veste di colori
nel mese d'aprile.
Ti sento limpido e gentile,
ruscello che nasci
alla sorgente della vita;
qui nel pieno rispetto del mistero;
qui dinanzi
a questo fragore di cascata.
Un corpo in regresso odora l'infinito
e giace dinanzi a questa spettacolare
Madre Natura.
E parlano le tue vite passate
nella sinfonia celestiale
di "Molte vite e un solo Amore".



Luna selvaggia
Un solitario impulso di piacere
va verso la meta ombrosa.
Una fresca carezza in fiore
incanta i germogli della Vita.
Nel sole di Settembre
i nostri Ego,
custodi nel tempio
sono visibili
alle brume d'ombre
del nostro passato.
E al cuore parlò l'Amore!
Una preziosa lacrima di Luna
invitò il cielo ad ascoltare
i rumori della Natura.
La sensualità gradiva
il miele svelato dalle fate.
E la vita agile di toni
fiorì in coppe di anime.
Tra i baci languidi
per un attimo
sulla Luna Nera dell'Inconscio
si poteva generare la nostra luce.




Cercami
Al fischio del vento
cercami senza parole.
Nella tua verde malinconia
cercami come l'ombra solitaria.
Lungo i sentieri rigogliosi
a primavera sfiorami.
Lacero colore
cercami ancora
nel vortice infinito.
Velo dei tuoi occhi,
tenue presenza accanto
nel sonnecchiare
di attimi quotidiani.
Cercami
ruscello limpido
tra le montagne festose
con i tuoi silenzi
come tenue presenze d'angeli.














Il sentiero del proprio Se
Sono i sentieri del proprio Se:
si lasciano cadere
come velo di ipocrisia;
come involucro dell'Io.
Fulgida nostalgia d'Universo!
A un seme in germoglio
l'attimo ha trapiantato
il nostro Io narrante
a prossima infelicità.














Sentimenti
Il sole coltiva i prati dorati
in una tenera linfa di calore;
il prato fiorisce
inventando i colori
e semina amori
di essenze profonde .
La terra ricama zolle vermiglie.
I sentimenti sorridono:
e piangono le nuvole;
sulle gote un poco scarne le lacrime.
E gli attimi non saranno domani;
il presente avrà i tuoi occhi ...
Amico !














“Viola”
Sulla riva di Lesbo risalisti ;
giacevi insieme
Alla lira di Orfeo.
Tante ti fecero insano
Per la tua indifferenza;
Eri un uomo fedele!
Eri l’incarnazione dell’amore puro:
Ora unica viola nella mia anima.


















“Giacinto”
Donasti ad Apollo questo fiore;
nel nome della tua gelosia
fosti ucciso.
Avevi nel sangue
il platino dell’amore perduto;
nel cuore il ricordo di una fiamma.
Un attimo…E tutto
potrebbe ricominciare.


















La ninfa “Clitia”
Oltre l’azzurro l’incanto;
magiche montagne vagai
perduta nel vento.
In questo prato dorato
di girasoli
ho messo radici;
nel ricordo
il premio della costanza.
E appassionata di te
nel magico tramonto:
non fui che una ninfa…















“Nontiscordardime”

Lui vide sull’acqua
Un azzurro fiorellino;
Portava un messaggio d’amore.
Lei cercava
Un’isola sperduta
Nel filo d’Arianna:
Rimase regina:
Di “Teseo”
O di” Enea”…
















Lacrime di margherite
Sotto questa croce
Lacrime di margherite
Ho versato;
Non ho aspettato
Che appassisse
La magica ombra
Di una corolla.
Ho implorato
alla “Maddalena”
L’evento sfavillante
Di un campo di margherite:
“ la tua non è appassita mai!”














“Fuoco”
Nel regno dell’armonia:
Tu fuoco nella grotta;
Onda mucillaggine
Ti vibravo intorno.
Nel silenzio respiravo
La tua purezza
Nel volto adamantino
Del Gigante.
E insieme:
Incendio che divampa
Nell’Universo.











Sopra il lunario di Praga “l’Omega”
Non adombri nel vuoto
nel gemme lunari
sui cieli di Praga;
sono sani principi dell’Omega.
Ho pregato l’Arcangelo Gabriele
in tante stazioni ferroviarie.
Mi sono inebriata
di fiori di geranio
davanti al tuo uscio smarrita.
Ho comprato oro bianco
dai mercanti venuti dall’Oriente;
perduta ti invento
spargendoti in atomi clonati ,
in viaggi astrali
dentro le viuzze antiche;
sopra candido lunario
parlando di te con”l’Omega”:
Nel profano.




La regina di maggio
Come foglie al vento
lo spirito vaga
tra favole Calliope
negli occhi ramati di ombre;
farfalle variopinte ondeggiano
su spighe di grano dorato.
Cerchi concentrici su specchi di realtà;
nei versi di Apollo sulla riva di Lesbo;
l'amore provato nel disinganno
come ancora approdata sulla prua
nell' angolo chiuso di mare.
Sorrento amata
nella filosofia accesa di “Croce”:
l'amante perfetto
per un amore iperuranio









La passiflora
Mi hai raccolta
In un prato
Come fiore di primavera
Mentre occhi bambini
Ti involano
in un gigantesco arcobaleno.
Mi hai adagiata bambina
Tra mani adamantine
Di simile passiflora.
Tra vergini colline
L’essere si adombra
In simili cerbiatti;
E in fili semantici
Cascate di perle
Nel Cielo sereno

Tra sterili foglie
Fiore di donna scelta dal caso
In similitudine di anime
Dove ridondanti campane
Disegnano le ore
Tra i profumi di veliera;
E istinto di profondo dolore
Per la crocifissione del Cristo.
Per te …Corona
Dai filamenti purpurei
In lunghi piccioli
che portano fiori bianchi
in collisione di Galassie.








Alfa e Omega
E’ stato possibile
Vedere per un attimo
Nella penombra
Due cherubini smarriti ;
Ora nel vuoto
Candido dipinto
Di tenere magie .
Nel sole,un viaggio
Segnato dall’incontro
Dell’Alfa & l’Omega.

















Un giorno da festeggiare
In questo tuo giorno ti invento
personaggio di un Poema;
dentro una nostra favola antica .
“La Dea Calliope”ritorna
per dedicarti parole d’Auguri.



















Voli pindarici
Sono estre carezze
consumate in voli pindarici;
sono cascate di stelle
in tende nere
appese ad una corda simbolica.
Invisibili cadute dai cieli
dal profumo di Dei smarriti
sotto cascate di” neve”.
Sono frutti campestri
nel nome di “Pindaro”;
in voli di rondini
i tesori nascosti
in due essenze perfette.
Sono nuvole il gioco
di una felice schizofrenia poetica.











“Stella”!
Ti ho portata sul mio petto
nel tempo presente
come magia del divino.
Con la punta rivolta verso l’alto
ti dipingevo come la perfezione umana;
sulla terra nel volto di un uomo
forse mai nato…




















Falco rosso
Ti ho visto volare:
“Capace”
oltre la sfida del tempo;
nella magica fragranza
il tuo odore di ciclamino.
Baciare vagamente
questa conchiglia chiusa
in un’energia vitale indimenticabile,
parlando di noi
nella tua forza primigenia.
Ti ho sentito affermare
oltre la ragione e la coscienza
di aver smarrito il tuo filo D’Arianna
nel “Prato di ciclamini”
sulle montagne dell’ immaginario.










L’isola della felicità
Ho aperto la finestra
e il sole ha inondato la mia stanza:
tanti fiori di pesco oltre l’orizzonte!
Vagamente
ho percepito la mia isola felice:
abbracciando il mio” Sole”
e tu la” Luna!


















Il calice del Graal
Grande è la fede!
Ha guarito le mie ferite
come fiore di rugiada.
Nell’eco della vita
non mi hai più cercata;
hai immolato la tua essenza:
nel calice del Graal!




















La notte di “Michelangelo”
Hai gridato nella notte
a questo scalpello arroventato;
e come un fuoco
nella “forza”;
implorante mi hai bevuta!
Ora magia
“l’aurora”:
quest’esile figura
tutta triste dell’amore.
E il giorno
Attende lo strano potere
“Immortale”
del noi insieme.












“Il Messia”
Ritorni come magiche stelle
nella costellazione di Iana;
lampo sereno
affacciato ad una finestrella magica.
Ignara
nei profumi di questa primavera
l’orgoglio divampa nel nulla.
E come Michelangelo disse a Vittoria:
Vi sfido distesa
Nelle brume d’ombre della notte.







“ANIMA”
di Giuseppina Pontillo






“Vi è una solitudine dello spazio,
una solitudine del mare,
una solitudine della morte, ma queste
saranno una folla
a confronto di quel luogo più profondo
quella polare segretezza,
un’anima ammessa alla propria presenza
finita infinità,,
Emily Dickinson



















































Poesia.
Poesia
è amplesso
d’amore,
è attimo
di felicità.













































ANIMA
Anima
sei la brina che posa
lungo la valle
di questi giardini
del fertile Basento.
Gli alberi spogli
di questo inverno.
Le luci accese
sul rosa dei monti
del primo albore.
Il bianco sorriso
che impagina i ricordi
nella luce di una candela.
La dolce visualità
di un panorama radioso
che accende d’azzurro
la tua anima,
sulla soglia del Monastero
di Santa Chiara.







































MAMMA
Il tempo
è diventato
neve,
nei tuoi capelli.
I tuoi pensieri
sono diventati
tempesta,
nel tuo cuore.
Il tuo sorriso
pieghe
amare,
di incomprensione.
I tuoi occhi
nei miei,
una inquietudine
che non si spegnerà
mai.


































POLVERE DI STELLE
Nel cielo vibravano
le stelle,
offuscando la notte
di un velo trasparente;
come polvere bianca
guardavo la luna,
nascosta
da nuvole di passaggio.
Fumavano le ciminiere
come code di aironi;
tanto che volevo
dissolvermi anch’io
come polvere
di stelle.
































ROSE DI MAGGIO
La città profuma di smog
in questo mese di maggio.
Lungo i viali
soltanto blocchi di pietre,
cemento e orizzonti infiniti.
La lunga scia di un treno
percorre ferrovie velate
di un bianco orizzonte.
Deraglia stanco il respiro
ai confini
senza più aria da godere.
Pochi istanti per mirare
l’ Eden...
dal profumo di rose,
in questo mese di Maggio.















LE QUATTRO STAGIONI
Ho domandato all’Inverno,
che imbiancasse
di neve
questo meraviglioso
paesaggio;
forse perché non volevo
vedere pietre di ghiaccio,
trattenere il mio pianto.
Ho domandato alla Primavera
che fiorisse
per me;
forse perché non volevo
comprendere,
quanto fosse difficile germogliare
nel cuore del tuo prossimo.
Ho domandato all’Estate
soltanto cieli azzurri;
forse perché è impossibile
lottare
in un mondo
così nero e spietato.
Ho domandato all’Autunno
di trattenere l’ultima
foglia sul suo ramo;
forse perché
di tappeti variopinti
di malinconia,
ne ho vissuti
già tanti.
Ma ancora non ho ringraziato
il Creatore,
per avermi dato
il dono più grande
“che è la vita”.






















GLI ANNI

Fogli sgualciti
durante un temporale,
nel vento bagnati...
Così lontani
come
volo di rondini.
Senza alcuna meta,
abbandonati
come vecchio rame.
Così nascosti
nella memoria del tempo.











































Attimi fuggenti.

Potesse il tempo
lustrarmi la mente,
come il cielo
ricalca la mia confusa
moralità.
Potesse spazzare
il vento ciò che il cuore
mi detta.
Tutta la mia vita
diverrebbe
come tempeste
di diamanti
nel mare aperto
della mia acquisita
certezza
dell’attimo fuggente.


































Sei...
La malinconia
di una statua
in una nicchia
di rocce.
La porta socchiusa
di una vecchia casa,
nel cuore che muore
sui gradini erbosi.
Le mura prive
di fondamenta
di un grande edificio.
La pioggia che batte
sui tetti in rovina.
Lo sguardo spento
di un vecchio
sulla soglia
della lunga strada.
E, certamente vorresti
essere
quella rosa
che riuscirà
a fiorire
con un po’ di calore.

































Nel mio paese.

Ho immaginato:
le case in rovina
del mio paese,
le foto ricordo
dentro al cimitero,
gli angeli sognare
nel cuore di una notte,
il pianto dei bimbi
nell’emisfero
del tormento,
la guerra spietata
portarsi via
ogni gioia
di vivere,
il tempo, che incrocia
le assurde vicende
di ogni storia.
Ma, ancora
attendo
fiorire
un lungo sorriso
nel mio cuore.






















MILANO

Milano
tra la nebbia.
Milano
illuminata.
Milano
da vivere.
Milano
tra i fogli
di memorie,
come pezzi d’argento
di immagini vive.
Un tempo, io
emigrante,
schivavo i tuoi orrori
come lepre impaurita,
abituata
a un’immensa
quiete.
Poi il tempo
lievitava la mia ragione,
insieme alle tue vie
maestose.
E...come cumuli di radici,
mescolavo la mia origine
alla tua.














Natale ‘96.

Luce accese
nei vicoli sconosciuti.
Ombre umane,
dettagliati
nel desiderio
di anonimità.
Un uomo solo
non si illumina,
resta nel buio,
in penombra,
mirando
l’indifferenza
di ognuno,
nella sua
solitudine forzata...
esterrefatto...
abbracciando
le stelle
in cerca
di un contatto
pieno di calore.

























Sogno.

Su un dolce pendio
poggiai i miei pensieri.
Verso sera,
senti che rotolavano giù,
senza nessuna resistenza.
Mi accorsi
che sognavo,
ed io piuma leggera,
non sentivo più
il mio corpo.
















































Un giorno d’autunno.

Fuori, le nuvole
sembrano lupi
che il vento
carezza con violenza,
con scariche di fragorosa
elettricità.
Non molto distante,
un’ombra
rimane a mirarti,
perduta nella sua confusa
moralità,
in un mare di pensieri.









































Il mio cuore.

Il mio cuore,
ha bisogno
di spazi aperti...
lontani,
con la faccia umida di rugiada
verso la terrazza del mare.
Il mio cuore ha bisogno di prati,
di fiori odorosi
fioriti sotto le montagne aperte.
Il mio cuore
ha bisogno
di verità
nascoste da lunghi
silenzi, forse veri
e profondi.
Ma i giorni trascorrono
sbattendomi in faccia
questi viali apatici
di questo chiuso paese,
lasciando emigrare
il mio cuore
verso città conosciute.
















Sapore di libertà.

Ti porto via libertà,
come i miei giorni
trascorsi al buio
in un cesto colmo di farfalle.
In un giorno grigio,
tra la fitta nebbia,
sto inebriandomi
con un volante
tra le mie mani;
asciugando
le mie arse lacrime.
Qui, sotto questa fitta pioggia,
a lenire il mio dolore
con immagini sognanti.
Non c’é più tempo
che mi lega a te
mia perduta libertà.
In questo istante
davanti a me,
compare un indimenticabile
arcobaleno.
Ho deciso,
vi libero mie tristi
farfalle...
come i giorni
della mia perduta libertà.



















“Giuseppina Pontillo,,
è nata a Grassano (prov. di Matera) il 18.3.1960 dove attualmente risiede.
Nel 1994 sue poesie sono state lette da alcune emittenti radiofoniche regionali.
Nel 1995 ha partecipato e vinto, a Pescara, il 7° Premio -Internazionale
di poesia e narrativa “Gabriele D’annunzio”.
Nel 1996 ha partecipato a una lettura pubblica di poesia tenutasi al teatro “Francesco Stabile” di Potenza e al premio
internazionale “Città di Pomigliano d’Arco” (Prov. Di Napoli).
Nel 1997 ha partecipato, a Ferrandina, al concorso letterario “Poesia Donna”.
E’ stata pubblicata nell’antologia intitolata “Schegge di poesia e di narrativa di autori contemporanei” edita da Cronache
Italiane (Salerno).
INDICE
- Premio di Emily Dichinson. 3
- Poesia.
- Anima.
- Mamma.
- Polvere di stelle.
- Rose di Maggio.
- Le quattro stagioni.
- Gli anni.
- Attimi fuggenti.
- Sei...
- Nel mio paese.
- Milano.
- Natale ‘96.
- Sogno.
- Un giorno d’autunno.
- Il mio cuore.
- Sapore di libertà.
- Giuseppina Pontillo, note bio-bibliografiche.
- Indice.
•Ringraziamenti.
Ringraziamenti a:
Si ringraziano il Dott. Pietro Dell’Aquila Direttore del C.S.E.C di Tricarico e i suoi collaboratori, il Dott. Ortensio
Ruggiero, il signor Pontillo Innocenzo e l’Associazione “Centro Storico” di Potenza.
 
accirt!
ady777
 
Che bello stile hai! E' di quelli che mentre leggi ti fanno vedere i colori e sentire i suoni e gli odori...
 
sto piangendo come un bambino
 
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