lunedì, giugno 18, 2007
IO BALLO SOLA

E’ un nuovo giorno a Bologna. Il mattino mi piomba addosso come calcinacci di un soffitto che crolla per un terremoto.
Quando qualcuno sfregia la mia fantasia con coltelli affilati, lascio gli incubi ingabbiati fra le trame di quel tessuto che mi ha coperta nella notte, apro l’anta di un vecchio mobile di legno scuro, sfoglio vecchi dischi in vinile e porto il mio corpo assonnato a scoprire le meraviglie di una vita che continua.
Era il 1981 quando morì. Romantico e triste, miscelava humour e sarcasmo con in testa un cilindro nero e la rabbia di un sud che pativa sotto il sole malato. Si chiamava Rino Gaetano e oggi canterà per me.
“Io scriverò” attacca con voce suadente “se vuoi perché cerco un mondo diverso, con stelle al neon e un poco di universo, e mi sento un eroe a tempo perso”.
Lo ascolto.
Abbraccio la copertina del suo disco mentre lui continua a cantare. “…io scriverò, sul mondo e sulle sue brutture, sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure, sul mio passato e sulle mie paure…”.
Lo guardo. Lui accarezza il cane. La puntina incide il solco del disco. Attacca “Hai Maria”.
“E quando tramonta il sol, una canzone d'amor, da Baja a Salvador, oh Maria per te canterò”.
Alle sue parole si alternano strumenti in concerto che sanno di fichi d’india e strade che si srotolano nella campagna meridionale. Il tamburellare di polpastrelli sulla pelle tesa dei bongos è un richiamo ancestrale al quale non posso resistere. Devo ballare.
A piedi nudi sul legno mi muovo seguendo il ritmo di percussioni latine. I miei fianchi si fanno mandolino e ancheggio battendo il tempo delle corde d’acciaio che si agitano sulla cassa armonica intarsiata. Il sangue pompa con nuova cadenza e la testa si lascia guidare dalle note che incalzano. Alzo le braccia. Alzo il volume.
“E questo sapore strano che è fatto di libertà mi dice che oggi qualcosa è cambiato in me
ahi Maria non sei più con me.”
Lui continua a cantare.
Le mie mani picchiano i piatti di un’immaginaria batteria. Le gambe sono manici di chitarre che cambiano coi passi gli accordi. Il respiro ansante si fa canzone.
L’aria che esce dalla campana delle trombe in sezione mi spettina i capelli.
Giro su me stessa, mi dimeno. Oscillo. Mi scuoto e divento calore.
Lui continua a cantare.
“E quando tramonta il sol, una canzone d'amor, da Baja a Salvador, oh Maria canterò oh oh…”
Io danzo, e mentre danzo sono metafora, come diceva Degas, oppure sono solo indemoniata, come pensava mia nonna. Ma il cuore vibra, assesta i suoi colpi, spinge l’emozione a risalire, e ogni volta che lo sento così, sono quasi felice.
Etichette: innocenti evasioni
ti auguro un giorno di poter "esplodere"^.^
ti aspetto al prato al più presto perchè i girasoli sono tutti fioriti^.^ un abbraccio enorme!!
Sicuramente o rifarò. perchè questo genere di esperienze valgono la pena, anche quella fisica di un po' di male.
Come dicono al Sud - sei troppo brava-
Complimenti
Sergio
E ora mi unisco a te, piedi scalzi, dimeno i fianchi, chi delle due è più indemoniata?
Il ritmo incalza, la pelle si imperla, ma la vita ha bisogno d'essere celebrata, danzata, amata! Musica e corpo la seguono, la innalzano...Ahi, Maria!
Ahi Luciaaaa!!!
Bellissimo!
Sono sfinita! Ma felice!
Ti aspetto per correre a ballare!
(bello bello bello, ...ma l'immagine? Incredibile! Sembri proprio tu!)
un abbraccio alla Renoir, Ady
Una domanda.. ma mentre le trombe ti spettinano i capelli.. non si sente l'urlo del vicino indemoniato ? ;-)
non sai quante volte ho recitato scenette simili a quella che hai descritto!
quando ce vo'...ce vo'! :D
"esplodere"?
lo vorrei, eccome. Togliere il "tappo" che blocca la felicità, dormire senza incubi...
Vedo i girasoli fioriti del tuo prato e mi chiedo se un giorno potrò fiorire con loro.
un abbraccio
a presto
@ rainbowsparks
"invasamento dionisiaco"
bello!
Sì, lo è.
Forse è anche qualcosa in più.
Una sera, ballando, sono caduta per una mattonella fuori posto. Microfrattura alla caviglia e 40 giorni di gesso.
Era agosto.
Lascio alla tua immaginazione i particolari di un'estate sulle stampelle.
;-)
@ sergio
grazie, soprattutto per quel "maledettamente invidioso" che mi ha fatto sorridere.
a presto
danda, danda, che bello ballare!
Da ragazzina ballavo sul letto. Musica a tutto volume e mio padre che si chiedeva se stessi impazzendo.
Ora ci ridiamo su, ma se sapesse che ballo ancora allo stesso modo, forse riderebbe meno.
ps ...o forse riderebbe ancora
;-)
a prestissimo
tanti baci
@ adynaton
i piedi "pizzicati"?
Da dove viene questo termine?
Dimmi, dimmi. Voglio pugliesizzarmi. ;-)
un abbraccio sulle murgie
@ s.b.
per mia fortuna vivo in una casa antica. Le mura sono così spesse che trattengono musica e pazzie. E poi i vicini mi conoscono...
;-)
@ henry
anche tu di questa "famiglia"?
Bene! E con quale musica ti scateni?
un abbraccio Iwillsurvive
musica e ballo sono un "mix celestiale" per ogni cosa.
;-)
@ panzabiker
buongiorno. Grazie per il girasole. Lo lascio sulla scrivania. Amo i fiori secchi almeno tanto quanto quelli freschi.
:-)
No, non l'ho mai vista.
Ha qualcosa in comune con la puntura della tarantola?
un abbraccio aracnofobia
Io lo faccio spesso ma non sono io ..sono i miei piedi che si agitano e il resto del corpo gli va dietro, specie quando il ritmo colpisce alla pancia
tutti insieme a ballare?
Sarebbe bello.
Ora però sono stanca. Mi riposo all'ombra dell'albero più grande.
a presto
@ n_l
mi sembra un'ottima scelta. Ma riuscirai ad arrivare alla fine dell'estate con questo ritmo?
@ Adynaton
:-)
unabbraccio tuttifrutti
Brava.
doveva essere solo una storia qualunque
ed invece mi ritrovo ad asciugarmi gli occhi
con la manica di un amore qualsiasi
dentro la luce di questo mattino disabile
davanti a due campari e una sedia scostata.
la musica entra e ci entra dentro,
il nostro corpo la riceve, la riconosce
e d’un tratto ci ricorda
che siamo fatti di armonia.
Il cuore sincronizza il suo battito col ritmo
e costringe a ballare.
E così un giro dopo l’altro
ti ritrovi lontano…molto lontano…
no, non sei più sopra le mattonelle di casa,
sei su nuvole, sei su stelle…
Poi termina la musica
e lo schiaffo che ti riporta sulla Terra
quasi sempre fa piangere…
Fede
Io quando "danzo" sono eufemismo...è esagerato dire che danzo...
Vabbè, l'iportante è essere felici!
Ciao!
La musica non è ancora finita. Tu balla. Io mi riposo un pò.
Grazie e un bacio.
@ poeta anonimo
che bella!
Nella luce del "mattino disabile", bevuti i "due campari" e rimessa a posto la "sedia scostata", poi che succede?
Grazie come sempre.
un abbraccio
Anch'io quando sono felice ballo da sola, e ora che mi ci fai pensare, è un pò che non lo faccio. Si potrebbe provare al contrario, si parte dal ballo e si vede se poi arriva anche la felicità! :-)
Vado a scegliere la canzone.
Ti abbraccio e spero che la prossima volta che sarai a Roma non ci saranno ostacoli e potrò vederti a zad. :-)
mi rende felice questo incipit. lo metterò tra i preferiti^.^
baci e abbracci
sulle nuvole, sulle stelle c'ero ieri sera. Concerto degli Incognito a Roma. Ma finita la musica non ho pianto. C'era una città meravigliosa attorno a me. Come fai a piangere a Roma?
Ma la musica mi è entrata dentro, e la porto con me, a Bologna.
Ciao, a presto
@ Greg
Quando danzi sei "eufemismo"? :-)
Mi sembra di vederti...
Bella la tua città.
@ Daniela
Stai ancora ballando?
Io respiro la tua stessa aria.
Tornerò, tornerò...
un abbraccio
@ panzabiker
buongiorno. :-)
Ascolto Bob Dylan.
Ho negli occhi il tramonto della città più romantica.
Una donna vestita di bianco. Scarpe rosse. E un braccio ferito.
a presto
baci
@ Poeta anonimo: prima o poi ti "ciulo" qualche poesia e me la ricopio sul mio bloggino O:-)
A te piacciono le discoteche?
Ciao
Ciao.
Un pò di musica ci vuole dopo gli esami. ;-)
Come va?
@ Greg
Vengo dalla terra delle discoteche. Mi piaceva il Byblos...
Conosci?
Un abbraccio mipermettequestoballo? :-)
grazie grazie grazie
:-) :-) :-)
Non sono tagliata per i balli di coppia. Rischierei di pestarti un piede. :-/
un abbraccio ioballosola
Riccione, anzi, credo sia già Misano Adriatico. Si trova sulle colline. :-)
@ Morgan
Sto bene, tu?
:-)
Anche a me questa canzone fa venire un'irrefrenabile voglia di muovermi e ballare, scuotere i fianchi e cantare a squarciagola!
"...è questo sapore strano che è fatto di libertà, mi dice che oggi qualcosa è cambiato in me, ahi Maria, non sei più con me!!"
:)
Recentemente ho trovato in rete un documentario su Rino. Le sue apparizioni in tv sono spettacolari. Ero bambina quando morì, ma lo ricordo ancora, e ancora non ci credo.
a presto
mi vengono in mente tanti ricordi, tante sere ad ascoltare musica senza sentire... per poi ritrovarsi senza musica a cantare e ballare....
Sì, è come viaggiare sul treno, giusto o sbagliato che sia ;-)
viaggiare soli, ma l'importante è viaggiare.
il problema è sapere che a volte si parte per una meta e ci si ritrova altrove..
e la scoperta più grande è che la nuova metà è veramente dove volevi andare....
<< Home